Acqui Terme. Questa affascinante stazione si presenta ancora perfettamente integra, con la pensilina metallica e i tradizionali cartelli sia bianchi, sia neri (foto agosto 2004). |
Casello di Gavonata. Tra Alessandria e Acqui la minuscola fermata è abbandonata ma mostra ancora la scritta in ferro smaltato e la "T" di telefono in metallo. |
Borgoratto. Nelle stazioni minori erano comuni questi piccoli cartelli smaltati, montati su una struttura metallica traforata. |
Cairo M. Un altro cartello smaltato, questa volta per indicare un locale di servizio. |
Casello presso Tenda. Oggi è in Francia ma è di chiaro stile italiano, con la numerazione dipinta. |
Andora. Scritta tradizionale in terracotta blu (linea Genova-Ventimiglia). |
Moiana. La scritta in terracotta si armonizza con le mille sfumature del classico intonaco giallo. |
Santuario. Scritta tradizionale in terracotta blu e cartello nero con il numero del posto di blocco, a 5 km da Savona. |
Santuario, fronte paese. L'iscrizione lato paese è abbastanza rara nell'architettura FS tradizionale. |
Montiglio-Murisengo. I fabbricati della Chivasso-Asti si distinguono per uno stile molto particolare, in laterizio e intonaco, opera dell'architetto svizzero J. Sutter (1912), che richiama le tradizionali ville piemontesi. Anche l'iscrizione in rilievo, anziché nel classico blu scuro, è stata resa coerente con la tinta del laterizio. |
Cantalupo. Elegante iscrizione sulla parete laterale (linea Alessandria-Acqui, agosto 2004). |
Loano. Iscrizione originale di questa stazione inaugurata nel 1936 (lato binari). |
Albenga. Iscrizione originale di questa stazione inaugurata nel 1936 (facciata laterale). |
S. Giuseppe di Cairo. Su un'architettura quasi disadorna sono in rilievo non solo il nome ma anche la progressiva kilometrica e il numero del posto di blocco. |
Urbisaglia. Iscrizione in rilievo su fondo azzurro. Parte del fascino è legata anche al suono stesso di queste antiche denominazioni marchigiane. |
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