Nuovo! Porto Antico. |
Nuovo! Piazza Soziglia. Un orologio tradizionale di marca Trebino, realizzato a Uscio, paese dell'entroterra di Levante, celebre proprio per la produzione orologiaia. |
Nuovo! Piazza De Ferrari. |
Nuovo! S. Lorenzo. ... turiste e leoni! |
Palazzo Doria. Il giardino del palazzo, come lo si vede da via Adua. Sullo sfondo, l'albergo Miramare (1913) rimasto in stato di abbandono per decenni, prima di un recente restauro/riutilizzo. |
S. Benigno. L'accesso a Genova da ponente era storicamente limitato dal Capo di Promontorio o di S. Benigno (sotto il quale a inizio secolo era stata scavata una galleria tranviaria - cfr anche la mappa del 1916). A partire dagli anni Venti, il Promontorio viene sbancato e utilizzato per realizzare le banchine del nuovo bacino di Sampierdarena, in un curioso "livellamento" della costa. Nel 1929 si apre la nuova via di Francia, a cui sei anni dopo si allaccerà la "Camionale dei Giovi" (la futura A7). Oggi vi si trova una ambigua frammistione di viabilità di scorrimento, aree industriali e edifici "postmoderni", ma alcuni palazzi d'epoca spiccano ancora nel paesaggio, mentre sullo sfondo si riconosce il fronte artificiale del Capo, rinforzato da costole di cemento, e sul quale si stagliano isolati altri palazzi. |
Matitone. Tra gli edifici che diciamo postmoderni, spicca questa torre ottagonale (S. Benigno Torre Nord, 1992), nota come "Matitone", vicino alla quale non mancano però alcune costruzioni ben più antiche, legate al tracciato originale della via di S. Benigno. |
Genova Da un recente percorso pedonale verso la Lanterna, si apre questa vista tradizionale sul porto e sulla città, dominata dalla chiesa di S. Maria Assunta in Carignano e, sotto di questa, dalla pesante edificazione moderna che, a partire dagli anni Settanta, ha sostituito il quartiere della Madre di Dio. |
Lanterna. Spianato il promontorio di S. Benigno, la Lanterna si è ritrovata pressoché isolata, in un contesto ancora oggi spiccatamente industriale, qui visto arrivando da Sampierdarena. |
Lanterna. Un'altra vista della Lanterna, e della retrostante centrale elettrica, inquadrate dal belvedere di S. Francesco da Paola. A titolo di curiosità, il "lampo" del faro è stato ottenuto digitalmente, partendo da un'immagine ripresa con fotocamera appoggiata, bassa sensibilità e autoscatto (come si conviene alle foto notturne, e dunque nitida e ferma) e una scattata al volo, a mano libera, in modo da "centrare" il lampo, ma inevitabilmente meno nitida. |
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