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Altri impianti

Monorotaia Italia '61.  Uno dei mezzi di trasporto più peculiari mai apparsi in Italia è stata senza dubbio la breve linea monorotaia realizzata nel 1961 a Torino per i festeggiamenti dei 100 anni dell'Unità d'Italia. Lunga 1,8 km, attraversava la città su viadotto e restò in servizio durante la manifestazione del 1961 e nelle due estati successive, per poi cadere in abbandono (Wikipedia). Da allora ci pare che nessun altro evento fieristico o simile abbia mai prodotto un sistema di trasporto specifico.
Altri impianti - Monorotaia Italia '61.

 

Monorotaia Italia '61.  Il veicolo della monorotaia sfoggiava una elegante colorazione bianca e rossa. In realtà il mezzo era molto più tozzo di quanto apparisse, ma la parte inferiore era ben mimetizzata da un uso intelligente della colorazione grigia.
Altri impianti - Monorotaia Italia '61.

 

Spoleto-Norcia

Ferrovia Spoleto-Norcia  La ferrovia Spoleto-Norcia è considerata uno dei più spettacolari esempi di tecnica ferroviaria di tipo "alpino" realizzati in Italia. Attraverso un tracciato composto da tre percorsi elicoidali, due tornanti e una galleria di valico di 2 km, univa Spoleto con S.Anatolia di Narco, in val Nerina, proseguendo poi fino a Norcia, per un totale di 51 km, a scartamento ridotto da 950 mm e trazione elettrica 2600 V in corrente continua. Inaugurata nel 1926 dalla Società Subalpina Imprese Ferroviarie (SSIF, la stessa impresa che eserciva la Ferrovia Vigezzina), è stata poi chiusa nel 1968 dalla Società Spoletina di Imprese Trasporti (SSIT) che l'aveva gestita negli ultimi 3 anni (Wikipedia). Le immagini mostrano una serie di fotografie ufficiali, verosimilmente a linea nuova, con le elettromotrici TIBB A1-A5 nella versione d'origine (negli anni '50 vennero ricostruite con cassa bombata e infine, dopo la chiusura, ebbero una nuova vita sulla Genova-Casella).
Spoleto-Norcia - Ferrovia Spoleto-Norcia

 

Viadotto di Caprareccia.  L'elicoidale dal lato di Spoleto si svolgeva tutto a cielo aperto e culminava nel celebre viadotto di Caprareccia. Gli altri due elicoidali, dal lato di S.Anatolia, erano invece realizzati nella più comune forma in galleria.
Spoleto-Norcia - Viadotto di Caprareccia.

 

Viadotto di Caprareccia.  
Spoleto-Norcia - Viadotto di Caprareccia.

 

Norcia.  La stazione capolinea.
Spoleto-Norcia - Norcia.

 

Centro e sud

San Marino.  La ferrovia Rimini-San Marino è stata inaugurata nel 1932, già a trazione elettrica, utilizzando le classiche elettromotrici Carminati e Toselli, comuni a molte altre linee del tempo. Eccezionalmente panoramica e ardita, a causa del dislivello da superare di oltre 500, la linea è stata distrutta durante la seconda guerra mondiale e mai riattivata. Dato il ridotto periodo di attività, le cartoline non sono certo numerose: questa è forse la più celebre. Recentemente è stata restaurata un'elettromotrice, che era rimasta ricoverata per decenni all'interno di una galleria e che ora è in grado di funzionare su un breve tratto di binario, ricostruito presso la stazione superiore.
Centro e sud - San Marino.

 

San Marino (francobolli).  La Repubblica di San Marino ha stampato anche una serie di quattro francobolli dedicati alla ferrovia (nella scansione ne manca ovviamente uno). Come era prassi abbastanza comune al tempo, il soggetto è sempre lo stesso e cambia il colore del francobollo in base al valore (vedi anche l'esempio per il cinquantenario delle FS nel 1939).
Centro e sud - San Marino (francobolli).

 

Ferrovia Alto Pistoiese.  La linea Pracchia-San Marcello Pistoiese-Mammiano, lunga 17 km, è stata realizzata nel 1926, a scartamento ridotto italiano da 950 mm e trazione elettrica a 1200 V in corrente continua. A Pracchia si connetteva con la linea FS del valico appenninico della Porrettana, proveniente da Pistoia, che fino all'apertura della Direttissima Bologna-Firenze (1934) aveva rappresentato il principale collegamento ferroviario nord-sud: la Ferrovia Alto Pistoiese nasceva quindi come connessione turistica della Montagna Pistoiese a tale asse ferroviario (Wikipedia). Il tratto finale di circa 1 km da San Marcello a Mammiano prevedeva un regresso in uscita da San Marcello e venne chiuso già nel 1956, mentre l'intera linea venne chiusa nel 1965.
Centro e sud - Ferrovia Alto Pistoiese.

 

Ferrovia Saline-Volterra.  Per raggiungere la città di Volterra, la ferrovia da Cecina prevedeva un primo tratto di 30 km pressoché in piano, fino alla località di Saline, raggiunta già nel 1863. Da qui, nel 1912, venne inaugurato il proseguimento in rampa di 8 km fino a Volterra, di cui quasi 4 a cremagliera (Wikipedia). Il tratto da Saline a Volterra è stato chiuso nel 1958, generando una specie di "incompiuta di ritorno": mentre varie ferrovie sono state considerate incompiute per non aver mai raggiunto la destinazione principale, come ad esempio la Aosta-Pre S.Didier che non arriva a Courmayeur, qui si è chiuso il pezzo finale, facendo diventare monca una linea che era già completa e condannando la Cecina-Saline a un'esistenza stentata, sempre a rischio di chiusura.

Nell'immagine, risalente ai primi tempi dell'esercizio, una locomotiva 980 di costruzione svizzera SLM sta percorrendo la tratta a cremagliera. Come in molti impianti simili, la locomotiva era sempre orientata dal lato valle, per motivi di sicurezza.

Centro e sud - Ferrovia Saline-Volterra.

 

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