Milano
 Via Ponzio. Poi risalgo il loro percorso, fino a zona Città Studi, alle spalle del Politecnico. |
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Via Ponzio. Poco oltre, sullo sfondo della linea tranviaria di via Bassini. |
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Dep. Molise. A metà pomeriggio, una Socimi esce dal portale monumentale del deposito per prendere servizio in direzione di viale Omero. |
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Stazione Centrale. Alberi autunnali e luce radente in un lindo mezzogiorno di ottobre. |
Milano - Flash Back
| Stazione Centrale. Ma torniamo un po' indietro nel tempo... Nei primi anni '90 i grandi snodati Viberti dominavano ormai da tre decenni la scena della circolare esterna 90-91, e Giovanni Demuru ci si è dedicato con attenzione. Ecco la fermata presso Piazza Luigi di Savoia in una bella mattina estiva del 1991. |
| V.le Isonzo. Al capolinea di V.le Isonzo sostano tre Viberti, e in prima posizione c'è proprio l'esemplare unico 615 con la veletta ricostruita analoga a quella degli autobus. |
| Dep. Molise. Spettacolare parata di Socimi e Viberti in deposito. Fino ad anni recenti, prima dell'avvento dei nuovi mezzi Van Hool che liberarono le Serie 100, anche la 92 era svolta con le Socimi 900. |
| V.le Isonzo. Le 548, che incontreremo fra poco nella sua nuova vita di mezzo storico, è in servizio sulla 91; dal cancello aperto si vede lo scalo merci di Porta Romana affollato di carri (oggi è una vasta area dismessa e finora inutilizzata...). |
| V.le Isonzo. Inquadratura notturna al capolinea di Isonzo della 90. La veletta è errata, perché la 90 è in realtà la circolare destra; il termine "sinistra" si riferisce al suo curvare appunto verso sinistra (o anche al tenere il Duomo alla propria sinistra) che è caratteristica invece della 91. |
 Ponte della Ghisolfa Ed ecco alcune foto mie... Correva l'anno 1992, ovviamente andavo al Politecnico. All'inizio davo per scontato l'arrivarci in tram + metro, poi a un certo punto ho (ri)scoperto il filobus, il fascino dei Viberti, sedersi nei due posti a fianco dell'autista, oppure affacciarsi dai finestrini in coda... E proprio all'inizio del 1992 ho cominciato a fotografarli. Il ponte della Ghisolfa si presentava ancora a carreggiata unica, senza alcun guardrail. |
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