Foto 19-28/30  << Pag. precedente   ^ Indice ^   Pag. successiva >>   (foto singola)

Ferrovie Eritree

Nuovo! Brochure 2.  La didascalia è presente anche in inglese, mentre il retro del cartoncino è bianco. Riguardo alla pendenza della linea... il disegnatore si è lasciato prendere dall'entusiasmo!
Ferrovie Eritree - Brochure 2.

 

Nuovo! Asmara.  
Ferrovie Eritree - Asmara.

 

Locomotive a vapore

R202 (11 unità, 1927-37). Si tratta di piccole macchine da manovra a vapore saturo, costruite dalla Breda per la colonia eritrea nell'arco di un decennio. Sei unità sono ancora esistenti.
Locomotive a vapore - R202

 

R440 (31 unità, 1907-39) Il gruppo R440 rappresenta un passaggio importante nella storia della trazione a vapore italiana: sono infatti le prime Mallet realizzate per le FS: progettate a Firenze e costruite per le prime 3 unità dalla Maffei di Monaco, sono entrate in servizio a partire dal 1907. Il sistema Mallet prevede il funzionamento a vapore saturo e doppia espansione, e una struttura articolata della locomotiva, con due gruppi motori separati - in questo caso a due assi ciascuno - di cui quello posteriore ad alta pressione solidale alla caldaia, e quello anteriore a bassa pressione realizzato come carrello.

In totale ne verranno realizzati 31 esemplari, tra il 1907 e il 1939, in maggioranza da Ansaldo, di cui 12 utilizzate inizialmente sulla rete a scartamento ridotto della Sicilia e per le ferrovie da cantiere durante la costruzione della Direttissima Bologna-Firenze (tutte e 12 furono poi trasferite in Eritrea nel 1936). Sono state tutte demolite. La velocità massima era di 35 km/h, con una potenza di circa 180 kW, invero modesta agli occhi di oggi (per confronto una 740 ha una potenza oraria di circa 720 kW).

Locomotive a vapore - R440

 

R443 (5 unità, 1922) In questo caso cambia lo schema del rodiggio, che non è più di tipo Mallet, ma utilizza 4 assi accoppiati con il meccanismo di articolazione Klien-Lindner, che permette la rotazione degli assi estremi, facilitando l'iscrizione su curve strette (in Italia lo si incontra anche sulle macchine ex austriache della Val Gardena). Le R443 erano a semplice espansione e vapore surriscaldato e sono state tutte demolite.
Locomotive a vapore - R443

 

R441 Caprotti (16 unità, 1933-36) Con le macchine articolate si poneva tra l'altro il problema del giunto sferico che doveva trasmettere il vapore dalla caldaia al carrello anteriore. Nelle Mallet tradizionali, il motore anteriore, funzionando a bassa pressione, semplificava i problemi di tenuta del giunto. Con il progredire della tecnica, si reputò di poter realizzare un giunto anche con tenuta ad alta pressione: nelle R441 si scelse pertanto la semplice espansione, con evidente semplificazione costruttiva. Pertanto va detto che le R441 non sono Mallet in senso stretto, dato che questo nome è propriamente legato alla doppia espansione.

Le 16 unità, realizzate dalle Officine Reggiane, si suddividevano in tre sottogruppi tecnicamente differenti: da 001 a 008 erano a vapore saturo, da 101 a 103 a vapore surriscaldato con distribuzione tradizionale Walschaerts, infine le più avanzate, da 201 a 205, sempre a vapore surriscaldato ma con distribuzione a valvole Caprotti. E' appunto a questa serie che fa riferimento il disegno (con la numerazione d'origine R441.28). Sono state tutte demolite. A titolo di curiosità, 4 unità, durante l'occupazione inglese, vennero trasferite in Libia e utilizzate sulla linea Bengasi-Barce fino ai primi anni '50.

Locomotive a vapore - R441 Caprotti

 

R442 (8 unità, 1938). Costruite da Ansaldo con la collaborazione delle Reggiane, arrivarono in Eritrea già nel 1938. Erano delle Mallet a doppia espansione con iniettore a vapore di scarico per migliorare il rendimento energetico. Quattro unità sopravvivono ancora oggi nella ricostruita ferrovia eritrea. La potenza in questo caso è salito fino a circa 440 kW, confermando la velocità massima di 35 km/h.
Locomotive a vapore - R442

 

Le littorine per le Colonie

Automotrice a benzina.  Come si accennava nell'introduzione, l'arrivo delle Littorine, a metà degli anni '30, dimezzò i tempi di viaggio rispetto alla trazione a vapore. L'edizione 1939 dell'Album dei mezzi leggeri ci offre il quadro dei vari modelli di Littorina, impreziosito da una grafica rigorosamente d'epoca, anche nelle forme tipografiche. Le prime due automotrici, A60-A61, avevano i motori a benzina, ben 3 porte (una per ciascuna classe, ciascuna da 8 posti), assenza del paracielo (cioè della copertura aggiuntiva sul tetto) e un solo pseudorespingente sui frontali.
Le littorine per le Colonie - Automotrice a benzina.

 

Automotrice a nafta.  Le 6 unità di seconda fornitura A62-A67 erano previste metà per servizio viaggiatori e metà (!) per trasporto feriti. I motori sono ora Diesel, ci sono 2 porte per lato, paracielo e 2 pseudorespingenti frontali. Il finestrino cieco a centro cassa era previsto solo per le 3 unità viaggiatori, ma in realtà vennero costruite 6 macchine tutte per viaggiatori e con tutti i finestrini.
Le littorine per le Colonie - Automotrice a nafta.

 

Automotrice a nafta.  Versione di progetto delle tre unità per per trasporto feriti.
Le littorine per le Colonie - Automotrice a nafta.

 

Foto 19-28/30  << Pag. precedente   ^ Indice ^   Pag. successiva >>

[Indice della sezione / This Section]

[Home page]