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Diano Marina

S.Bartolomeo, sovrappassi. 
  Il caso di Diano Marina è sicuramente uno dei più critici, perché la ferrovia è stata costruita tutta a piano campagna (ma nel 1872 era appunto campagna, letteralmente!). A Cervo e a San Bartolomeo la ferrovia è sempre risultata più "permeabile", sfruttando adeguatamente ponti e sottopassi (cfr. la precedente ortofoto). Un esempio intelligente è questo, presso il santuario di Rovere: un sovrappasso pedonale già affiancava il passaggio a livello ubicato sulla via del Santuario (oltre l'immagine, sulla sinistra). Poi si è chiuso il passaggio a livello, riuscendo a ricavare il cavalcavia veicolare visibile a destra in sfondo.
Diano Marina - S.Bartolomeo, sovrappassi.

 

Celle Ligure. 
  E' interessante concludere con un documento relativo alla tratta Varazze-Savona, il cui raddoppio venne completato nel 1977, insieme alla successiva tratta per Finale. Diversamente dal caso di quest'ultima, che perse le stazioni di Bergeggi, Varigotti e Finalpia, sulla Varazze-Savona le stazioni sono state tutte confermate, in posizione lievemente più arretrata ma del tutto ragionevole. Nell'immagine si vede in primo piano in basso il binario semplice della linea originale, e sullo sfondo a sinistra il tracciato della linea nuova. Il libro da cui è tratta la foto è però del 1964, cioè quasi quindici anni prima dell'inaugurazione del raddoppio! La nuova ferrovia venne infatti ideata addirittura anteguerra, e poi rimase mezza abbozzata per decenni: una situazione certamente scandalosa; ma anche utile, a guardare con il senno di poi, per far sì che la linea inaugurata nel 1977 potesse "ignorare" tutti i vincoli del boom edilizio degli anni '60. Se il disegno del Piano Regolatore di Diano non fosse rimasto solo sulla carta, oggi ci ritroveremmo con un risultato ben diverso.
Diano Marina - Celle Ligure.

 

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