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Città e tram - Le reti minori

Alessandria.  I tram hanno circolato ad Alessandria tra il 1913 ed il 1952, lungo una rete che consisteva di due sole linee, con un parco formato da 10 vetture a due assi di costruzione MAN e da 8 rimorchi. In questa cartolina databile agli inizi degli anni '40, il tram n.9 ha appena incrociato una motrice gemella nella centrale piazza Vittorio Emanuele, ove sorge il Municipio cittadino. Contemporaneamente alla chiusura della rete su rotaie, nella città piemontese fu avviato il servizio filoviario, rimasto attivo fino al 1974.
Città e tram - Le reti minori - Alessandria.

 

Alessandria.  Bella immagine di un tram a due assi di costruzione MAN della rete urbana di Alessandria, ripreso in Piazza Garibaldi mentre sta per incrociare il binario delle tranvie extraurbane a vapore.
Città e tram - Le reti minori - Alessandria.

 

Biella.  La rete tranviaria di Biella, oggi interamente scomparsa, era particolarmente estesa. Le Ferrovie Elettriche Biellesi gestivano le linee per Balma, Vallemosso e Mosserano (a 2400 V, chiuse nel 1958 e classificate appunto ferrovie) nonché quelle per Borriana e Mongrando (a 850 V, classificate tranvie e chiuse nel 1951). Infine la SABOTE (Società Anonima Biella-Oropa per Trazione Elettrica, come si legge per esteso sui rimorchi qui illustrati) gestiva la celebre linea per il santuario di Oropa, anch'essa chiusa nel 1958, a 850 V e classificata tranvia. Tutte quante erano a scartamento ridotto italiano, cioè 950 mm.

E' singolare come molte cartoline d'epoca mostrino in primo piano degli elementi che oggi non esiteremmo a definire di disturbo, in questo caso due passanti: a mio avviso il risultato è decisamente più fascinoso dopo averli pazientemente rimossi!

Città e tram - Le reti minori - Biella.

 

Varese.  
Città e tram - Le reti minori - Varese.

 

Como.  La rete tranviaria del capoluogo lariano, inaugurata il primo giorno dell'anno 1906, aveva come "centro nevralgico" Piazza Cavour, splendidamente aperta sul lago di Como. In questa cartolina la motrice a due assi n. 39, accoppiata alla rimorchiata 105, porta l'indicazione della linea 2 per Cantù, mentre un'altra motrice è in sosta sul binario attiguo. La rete urbana comasca cedette definitivamente il passo al filobus a partire dal 1953 mentre le numerose linee extraurbane chiusero entro il 1955 per essere ugualmente affidate alle filovie.
Città e tram - Le reti minori - Como.

 

Como (part.).  Primo piano sui tram... con ragazzino in calzoni corti!
Città e tram - Le reti minori - Como (part.).

 

Como.  Una vista più completa della piazza Cavour, con motrice e rimorchio, e affollamento di vaporetti per il servizio di navigazione. Sullo sfondo a sinistra, il Tempio Voltiano e l'avvallamento collinare che conduce al confine di Chiasso.
Città e tram - Le reti minori - Como.

 

Cantù (CO).  Oltre alla linea STECAV a scartamento ridotto proveniente da Como, dal 1912 e fino alla fine del 1952, Cantù era raggiungibile anche da Monza grazie alla tranvia STEB (a scartamento ordinario) che passava per Meda. In questa immagine risalente all'ultimissimo periodo di esercizio della linea da Monza, la vettura tranviaria a carrelli n. 2 è in sosta nel caratteristico centro della città canturina. La linea da Como aveva già chiuso l'anno precedente.

Oltre all'insegna Esposizione permanente mobili, tipica del luogo, è senz'altro significativa la scritta W Trieste italiana, che contribuisce a datare l'immagine. A piena risoluzione, si intuiscono anche le scritte sul selciato W PCI - FGCI (davanti alla parola "piazza" della didascalia) e W l'Italia (dietro il lampione).

Città e tram - Le reti minori - Cantù (CO).

 

Bergamo.  La storia dei tram urbani di Bergamo inizia nella seconda metà dell'Ottocento con l'apertura di due linee a cavalli, mentre l'elettrificazione della rete fu avviata a partire dal 1898. La rete tranviaria seguì l'espansione della città e la costruzione dei nuovi quartieri fino alla progressiva sostituzione con filobus che si concluderà con la chiusura dell'ultima linea tranviaria, quella per Ponte San Pietro, avvenuta nel 1957. Nel 2009 il tram è tornato a Bergamo anche se sotto forma della utile metrotranvia per Albino, costruita sul sedime della Ferrovia della Val Seriana chiusa nel 1967. L'inquadratura più classica della rete bergamasca è senz'altro quella della Porta Nuova, con la vista della città alta per sfondo.
Città e tram - Le reti minori - Bergamo.

 

Bolzano.  Oltre alla linea per il Renon, col suo breve percorso urbano e la successiva tratta a cremagliera verso l'Altopiano, il capoluogo sudtirolese ebbe tra il 1909 ed il 1948 una piccola rete tranviaria urbana composta da due linee per i paesi di Gries e Laives. In questa immagine una motrice a due assi ed una rimorchiata sostano al capolinea posto nella centralissima Piazza Walther, ove si erge il duomo dedicato a Santa Maria Assunta (Maria Himmelfahrt).
Città e tram - Le reti minori - Bolzano.

 

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