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Città e tram - Le reti minori

Udine (extraurbano).  La cartolina, databile alla prima metà degli anni '50, mostra una bianca vettura a carrelli della linea per Tarcento, in attesa di ripartire dal capolinea udinese posto in Piazzale Osoppo, lungo la circonvallazione settentrionale della città.
Città e tram - Le reti minori - Udine (extraurbano).

 

Trieste.  Ancora oggi, nelle belle e calde giornate estive i triestini affollano tutta la costiera fino al castello di Miramare. Fino al 1969 era possibile raggiungere la località di Barcola dal centro città utilizzando la linea tranviaria numero 6, ripresa in questa immagine, dove la vettura 440, di costruzione Stanga, sta per ripartire dal capolinea di Barcola. Nel mentre, una ragazza si intrattiene a parlare con un'amica affacciata dal finestrino: scene di vita quotidiana che il fotografo ha catturato, forse per caso e certo per nostra fortuna.
Città e tram - Le reti minori - Trieste.

 

Genova.  Piazza Caricamento è sempre stata il fulcro della città e della sua rete di trasporto pubblico (ancora oggi è capolinea di autobus). Sullo sfondo del Palazzo S.Giorgio, si contano almeno una decina di tram, tra motrici e rimorchi.
Città e tram - Le reti minori - Genova.

 

Genova.  La vettura 329 si dirige verso il centro città, passando accanto al monumento ai Mille di Quarto.
Città e tram - Le reti minori - Genova.

 

Piacenza.  Oltre ad essere stata il centro di un'estesa rete tranviaria extraurbana quasi totalmente scomparsa prima della Seconda Guerra Mondiale, Piacenza vide circolare i tram elettrici urbani fino al 1955. In questa immagine risalente agli ultimi anni di esercizio, la vettura a due assi n. 4 è in sosta di fronte alla stazione ferroviaria della città.
Città e tram - Le reti minori - Piacenza.

 

Parma.  Oggi Parma è una "roccaforte" della trazione filoviaria ma fino al 1953 il tram era il vero padrone delle strette vie della città emiliana. In questa immagine, una vettura a due assi di costruzione TIBB è in servizio sulla linea 3 mentre sta percorrendo una tratta a binario unico nel centro cittadino. La denominazione di Via della Repubblica riportata in didascalia risale naturalmente al dopoguerra, ma non deve trarre in inganno: l'edificio che si vede al centro della cartolina sullo sfondo, tra via Mazzini e Piazza Garibaldi, che ospitava la cioccolateria Banchini, è stato distrutto dai bombardamenti del 1944 e ricostruito in modo del tutto differente.

La foto è stata dunque scattata prima della guerra, quando la via era dedicata a Vittorio Emanuele. Più precisamente siamo dopo il 1933, anno in cui i tram urbani di Parma assunsero la colorazione in due toni di verde (come nella cartolina) abbandonando lo sgargiante giallo/rosso. E senza dubbio non siamo in periodo bellico, quando tutti i veicoli viaggiavano con fanali oscurati e con fasce bianche sui frontali per aumentare la visibilità di notte. In realtà un esemplare della stessa cartolina trovato in rete e viaggiato nel 1935 (con la didascalia "Via Vittorio Emanuele" in carattere stampatello come si usava allora) la fa definitivamente datare nel ristretto periodo 1932-35 (grazie a Matteo M. per le info aggiuntive).

Città e tram - Le reti minori - Parma.

 

Modena.  Fortunatamente Modena è ancora oggi percorsa da una moderna rete filoviaria ma anche qui i primi trasporti elettrici sono stati i tram. In questa immagine di Piazza Garibaldi una vettura a due assi di costruzione Siemens sta per imboccare una tratta a doppio binario mentre sullo sfondo si staglia il centro storico dominato dal campanile Ghirlandina del duomo cittadino. La rete tranviaria modenese venne definitivamente chiusa nel 1950 per far posto ai filobus.
Città e tram - Le reti minori - Modena.

 

Bologna.  La rete tranviaria di Bologna, ben rappresentata nel film del 1954 "Hanno rubato un tram" diretto ed interpretato da Aldo Fabrizi, non poteva certo definirsi piccola ma è forse passata in secondo piano rispetto ad altre grandi reti tranviarie italiane. In questa immagine degli anni '50 una coppia di vetture a due assi, la "ricostruita" n.35 e una di probabile costruzione OMI, sono riprese in sosta al capolinea di piazza Galvani, posta dietro al duomo di San Petronio e dominata dalla statua dello scienziato bolognese. L'ultimo tram felsineo ha circolato il 3 novembre 1963 mentre ora, tra alti e bassi, i filobus rappresentano il trasporto elettrico a Bologna.
Città e tram - Le reti minori - Bologna.

 

Bologna (part.).  Cartolina, tram e risoluzione sono talmente spettacolari, che val la pena di mostrare il dettaglio ingrandito delle vetture!
Città e tram - Le reti minori - Bologna (part.).

 

Bologna.  
Città e tram - Le reti minori - Bologna.

 

La Spezia.  
Città e tram - Le reti minori - La Spezia.

 

Carrara.  La tranvia di Carrara venne aperta nel maggio 1915. Dopo un tratto lungo il Tirreno da Paradiso a Marina di Carrara, la linea si addentrava verso Avenza e poi raggiungeva la città del marmo. A partire dal 2 giugno 1955, venne sostituita dalla filovia, che a sua volta chiuderà inopinatamente nel 1985. Nella cartolina, una delle otto vetture tranviarie di costruzione OMI di Reggio Emilia è ripresa nel tratto Carrara - Avenza con lo splendido sfondo delle Alpi Apuane e delle cave del pregiato marmo bianco. L'originale era parzialmente scritto anche sul fronte ma abbiamo preferito restituire digitalmente l'immagine ripulita.
Città e tram - Le reti minori - Carrara.

 

Viareggio.  La tranvia Viareggio - Forte dei Marmi, con diramazione Fiumetto - Pietrasanta, venne inaugurate nella tratta urbana viareggina dal 1909 e prolungata nel 1914. A causa degli ingenti danni subiti dai bombardamenti del 1944, non venne più riaperta. Nella cartolina una motrice a due assi di costruzione Carminati &Toselli è ripresa in sosta nel capolinea di Viareggio mentre a destra si erge il lussuoso Grand Hotel Principe di Piemonte. La didascalia in carattere corsivo, diffusa soprattutto a partire dal dopoguerra, può far pensare a una ristampa successiva.
Città e tram - Le reti minori - Viareggio.

 

Pisa.  La prima linea tranviaria urbana venne inaugurata nel 1912. In questa cartolina molto "affollata" di persone e carrozze, un tram a due assi ha appena impegnato il Ponte di Mezzo e deve faticare a farsi spazio fra la gente che cammina sul Lungarno. Sul tram in basso a sinistra si legge (capovolta) la veletta "P.ta a Lucca", mentre sulle pareti del Lungarno è stato scritto "Leggete L'Intrepido" (giornale a fumetti) e "Votate l'Edera". La cartolina è viaggiata nel 1950. La rete pisana venne chiusa nel 1952 per far spazio ai filobus che divennero i padroni del trasporto pubblico cittadino fino al 1968.
Città e tram - Le reti minori - Pisa.

 

Pisa.  
Città e tram - Le reti minori - Pisa.

 

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