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Città e tram - Le reti minori

Cantù (CO).  Oltre alla linea STECAV a scartamento ridotto proveniente da Como, dal 1912 e fino alla fine del 1952, Cantù era raggiungibile anche da Monza grazie alla tranvia STEB (a scartamento ordinario) che passava per Meda. In questa immagine risalente all'ultimissimo periodo di esercizio della linea da Monza, la vettura tranviaria a carrelli n. 2 è in sosta nel caratteristico centro della città canturina. La linea da Como aveva già chiuso l'anno precedente.

Oltre all'insegna Esposizione permanente mobili, tipica del luogo, è senz'altro significativa la scritta W Trieste italiana, che contribuisce a datare l'immagine. A piena risoluzione, si intuiscono anche le scritte sul selciato W PCI - FGCI (davanti alla parola "piazza" della didascalia) e W l'Italia (dietro il lampione).

Città e tram - Le reti minori - Cantù (CO).

 

Bergamo.  La storia dei tram urbani di Bergamo inizia nella seconda metà dell'Ottocento con l'apertura di due linee a cavalli, mentre l'elettrificazione della rete fu avviata a partire dal 1898. La rete tranviaria seguì l'espansione della città e la costruzione dei nuovi quartieri fino alla progressiva sostituzione con filobus che si concluderà con la chiusura dell'ultima linea tranviaria, quella per Ponte San Pietro, avvenuta nel 1957. Nel 2009 il tram è tornato a Bergamo anche se sotto forma della utile metrotranvia per Albino, costruita sul sedime della Ferrovia della Val Seriana chiusa nel 1967. L'inquadratura più classica della rete bergamasca è senz'altro quella della Porta Nuova, con la vista della città alta per sfondo.
Città e tram - Le reti minori - Bergamo.

 

Bolzano.  Oltre alla linea per il Renon, col suo breve percorso urbano e la successiva tratta a cremagliera verso l'Altopiano, il capoluogo sudtirolese ebbe tra il 1909 ed il 1948 una piccola rete tranviaria urbana composta da due linee per i paesi di Gries e Laives. In questa immagine una motrice a due assi ed una rimorchiata sostano al capolinea posto nella centralissima Piazza Walther, ove si erge il duomo dedicato a Santa Maria Assunta (Maria Himmelfahrt).
Città e tram - Le reti minori - Bolzano.

 

Merano.  La città, elegantemente adagiata lungo il fiume e rinomata per le sue antiche terme, poté contare, tra il 1908 ed il 1956, di una linea tranviaria elettrica ed a scartamento metrico che collegava la stazione ferroviaria col borgo di Maia Bassa, con diramazione fino a Foresta. Nella cartolina è ripresa una delle 14 motrici a due assi che, insieme a 4 rimorchiate, costituivano il parco rotabile della linea. La vettura è ripresa a fianco del teatro cittadino in corrispondenza della diramazione tra le due linee cittadine.
Città e tram - Le reti minori - Merano.

 

Merano.  Un'altra immagine della città con una vettura tranviaria in sosta davanti alla stazione.
Città e tram - Le reti minori - Merano.

 

Udine.  Udine, città di medie dimensioni, ha potuto usufruire sia di una rete tranviaria urbana, inaugurata a cavalli nel 1887, elettrificata nel 1906 ed infine chiusa nel 1952, sia di due linee extraurbane colleganti il capoluogo con San Daniele (chiusa nel 1955) e Tarcento (chiusa nel 1959). In questa prima immagine è ripresa una vettura urbana a due assi in sosta nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II, già Piazza Nuova e oggi Piazza della Libertà. A sinistra si trova la quattrocentesca Loggia del Lionello (Palazzo del Comune), sullo sfondo appare il Porticato di San Giovanni con la sua Torre dell'Orologio. La tinta rossiccia dell'originale è una variante relativamente diffusa delle cartoline in vera fotografia, nei primi anni del loro utilizzo.
Città e tram - Le reti minori - Udine.

 

Udine (extraurbano).  La cartolina, databile alla prima metà degli anni '50, mostra una bianca vettura a carrelli della linea per Tarcento, in attesa di ripartire dal capolinea udinese posto in Piazzale Osoppo, lungo la circonvallazione settentrionale della città.
Città e tram - Le reti minori - Udine (extraurbano).

 

Trieste.  Ancora oggi, nelle belle e calde giornate estive i triestini affollano tutta la costiera fino al castello di Miramare. Fino al 1969 era possibile raggiungere la località di Barcola dal centro città utilizzando la linea tranviaria numero 6, ripresa in questa immagine, dove la vettura 440, di costruzione Stanga, sta per ripartire dal capolinea di Barcola. Nel mentre, una ragazza si intrattiene a parlare con un'amica affacciata dal finestrino: scene di vita quotidiana che il fotografo ha catturato, forse per caso e certo per nostra fortuna.
Città e tram - Le reti minori - Trieste.

 

Genova.  Piazza Caricamento è sempre stata il fulcro della città e della sua rete di trasporto pubblico (ancora oggi è capolinea di autobus). Sullo sfondo del Palazzo S.Giorgio, si contano almeno una decina di tram, tra motrici e rimorchi.
Città e tram - Le reti minori - Genova.

 

Genova.  La vettura 329 si dirige verso il centro città, passando accanto al monumento ai Mille di Quarto.
Città e tram - Le reti minori - Genova.

 

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