San Lorenzo. Nella prima parte di questo racconto percorriamo da est a ovest la linea San Lorenzo-Ospedaletti: la ferrovia litoranea è stata chiusa nel settembre 2001. Dopo circa cinque anni di inutilizzo - o meglio di utilizzo a parcheggio per tutte le tratte urbane - sono iniziati i lavori di costruzione della pista ciclabile, il cui primo tratto San Lorenzo-Riva Ligure è stato aperto nel 2008 (altre foto). Uscendo dal nucleo di San Lorenzo, la linea percorre un tratto di lungomare. Il marciapiede che piega verso destra rivela il tracciato originale del 1872, tutto all'aperto. Negli anni '20 venne qui sostituito dalla galleria di San Lorenzo, lunga 1521 m e già predisposta per due binari, benché sempre utilizzata con un unico binario. |
Nuovo! San Lorenzo. Tra palme, pini e oleandri, il bel portale in pietra della Galleria di San Lorenzo, là dove i treni si vedevano sbucare, attendendoli comodamente dalla passeggiata lungomare. |
San Lorenzo. Quasi un secolo di vita della galleria di San Lorenzo ha portato alla formazione di stalattiti lungo le pareti più umide. Percorrere a piedi o in bici gallerie di questa lunghezza è una delle sensazioni più inconsuete della ciclopista, per l'aria a temperatura costante, il silenzio completo in cui si stagliano i passi o il suono delle ruote, il rettifilo a perdita d'occhio. |
Aregai di Cipressa. La pista prosegue nella tratta di costa alta presso Costarainera e Cipressa. Il portale di ponente della galleria San Lorenzo (km 117) è appena dietro la curva. |
Aregai di Cipressa. Siamo al km 118, in quella che era una delle inquadrature più classiche della linea. |
Aregai di Cipressa. Guardando verso ponente si vede la collina di Aregai. L'omonima torre cinquecentesca è seminascosta tra gli alberi. |
Aregai di Cipressa. Qui si trovava il segnale di avviso di Santo Stefano. |
S.Stefano. Il passaggio tra le case del nucleo di Santo Stefano è uno dei punti più singolari della linea, legato al suo disegno ottocentesco, che in genere "circumnavigava" a monte i nuclei storici (con alcune eccezioni: la più evidente è quella di San Remo), ma tagliava gli assi urbani perpendicolari alla costa: altri casi simili si avevano ad esempio a Noli e a Porto Maurizio (via Mazzini). |
S.Stefano. La stazione di Santo Stefano-Riva Ligure si trova a metà strada tra i due nuclei, che peraltro costituivano in origine l'unico comune di Riva S.Stefano. |
Nuovo! Riva Ligure. Passando alle spalle del nucleo di Riva Ligure, la ciclopista lambisce il piccolo Santuario della Madonna del Buon Consiglio, dal bel campanile romanico. |
Nuovo! Riva Ligure. Il rettifilo a ponente di Riva era un tratto di ridotto interesse fotografico al tempo della ferrovia, eppure in una perfetta giornata di sole la ciclopista mantiene il suo fascino anche qui. |
Arma di Taggia. Dopo aver attraversato il tratto di costa bassa corrispondente alla foce del torrente Argentina, la linea si avvicina ad Arma, dove si trovava la sottostazione elettrica. |
Arma di Taggia. La scritta di stazione. Ancora nel 2016, l'area della stazione di Arma è irrisolta, con un parcheggio sotterraneo iniziato e mai concluso. |
Arma di Taggia. A pochi passi dalla linea, lungo il tracciato originale dell'Aurelia che attraversava il nucleo di Arma (la variante degli anni '30 è un po' più a monte), si trova questo cartello stradale vintage, restaurato alcuni anni fa. Il RACI è il Regio Automobile Club Italiano. |
Arma di Taggia. In uscita da Arma si trova la galleria omonima, di 141 m. Entrambe le immagini guardano verso levante. Il ponte in ferro è quello originale della tranvia San Remo-Taggia, che qui sovrappassava la ferrovia, portandosi lato monte per poi appunto svoltare nell'interno verso Taggia. Il ponte in pietra è uno dei numerosi manufatti di questo tipo: nel contesto originale, con l'Aurelia lato mare, era di accesso al territorio agricolo a monte della linea. |
Foto 1-15/80 ^ Indice ^ Pag. successiva >>
[Indice della sezione / This Section] [Articolo principale / Main Page: RIVIERA LIGURE]