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Riva Trigoso-Deiva e Framura-Levanto

 Bonassola-Levanto.  Un ampio finestrone realizzato con una volta in mattoni a tutto sesto, che fa da ponte tra i due portali di galleria.
Riva Trigoso-Deiva e Framura-Levanto - Bonassola-Levanto.

 

 Levanto.  Scende la sera alla periferia di Levanto.
Riva Trigoso-Deiva e Framura-Levanto - Levanto.

 

 Levanto.  La linea in una linda giornata invernale; questo tratto era rimasto comunque accessibile anche prima della realizzazione della ciclopista, sebbene allora non asfaltato.
Riva Trigoso-Deiva e Framura-Levanto - Levanto.

 

Arenzano-Varazze-Celle

 Arenzano.  La tratta Voltri-Varazze è stata raddoppiata nel 1968 e la sede dismessa è rimasta in stato di abbandono ma sostanzialmente accessibile per tutti gli anni '70 e '80, tanto è vero che nella mia infanzia era abitudine percorrerne a piedi le gallerie più prossime ad Arenzano, buie, umide, sufficientemente misteriose e dense di immaginazioni. Nell'estate 1979, a dieci anni, organizzai in più tappe la ricognizione completa della linea da Voltri a Savona, coinvolgendo come è ovvio l'accondiscendente famiglia. In seguito la tratta Voltri-Arenzano è andata sostanzialmente perduta con i vari lavori di ampliamento dell'Aurelia (una breve sezione presso Voltri è comunque utilizzata da uno dei due binari in esercizio). Sulle successive sezioni Arenzano-Cogoleto e Cogoleto-Varazze è stata realizzata un'ottima ciclopista. In foto si vede la galleria di San Martino, di 209 m, all'estremità di ponente di Arenzano. Il portale è moderno, realizzato qualche anno prima della chiusura.
Arenzano-Varazze-Celle - Arenzano.

 

 Arenzano.  I fabbricati viaggiatori sono solitamente un segno ben visibile delle ferrovie chiuse e quello di Arenzano si presenta in condizioni più che decorose, compresa la pensilina lato binari. Esso infatti è sempre rimasto in uso per uffici pubblici: prima l'Azienda di Soggiorno, cioè l'ufficio informazioni turistiche, e poi la Croce Rossa. Sullo sfondo si disegna il profilo brullo e roccioso del Monte Tardia.
Arenzano-Varazze-Celle - Arenzano.

 

 Nuovo! Cogoleto.  La ferrovia lascia Cogoleto in un fascinoso contesto di rocce verdi, sullo sfondo del Monte Tardia di Ponente (928 m), lo stesso che sovrasta Arenzano.
Arenzano-Varazze-Celle - Cogoleto.

 

Nuovo! Varazze.  Se la ferrovia ha un ovvio fascino, non bisogna però trascurare quello delle strade di rilevanza storica, di norma non tutelate affatto, tra rifacimenti, cartelli ovunque, guard-rail e altri elementi moderni. Solo in casi rari e preziosi, sicuramente fortuiti, si riesce ad apprezzare la forma antica della strada: uno di questi, per la Via Aurelia, è il tratto dei Piani d'Invrea, con il muretto originale e nient'altro, proprio in corrispondenza, più in alto, con la sede ferroviaria appena vista.
Arenzano-Varazze-Celle - Varazze.

 

 Varazze.  Tra Cogoleto e Varazze l'Aurelia transita alta attraverso i Piani d'Invrea, mentre la ferrovia corre in riva al mare, tra gallerie in genere non più lunghe di 300 m. L'illuminazione con due differenti tonalità, calda e fredda, enfatizza lo spettacolare intaglio della roccia, costituita da serpentinoscisti verdi, con un risultato di gran fascino. La fotografia in notturna, come di consueto, evita di essere abbagliati dalla luce dell'uscita.
Arenzano-Varazze-Celle - Varazze.

 

 Varazze.  In un'altra galleria il portale è rivestito per breve tratto in mattoni, dal caratteristico profilo ovoidale. Una bici è in pausa proprio lì accanto...
Arenzano-Varazze-Celle - Varazze.

 

 Varazze.  I muraglioni ad archi, lato monte, sono un ulteriore raffinato polo di attrazione della passeggiata.
Arenzano-Varazze-Celle - Varazze.

 

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