San Remo. Notturno "bicromatico" del fabbricato viaggiatori, con il blu del cartello anni '80 e il giallo dell'illuminazione urbana. |
San Remo. La stazione, guardando dal lato ovest. La ciclopista convive qui con un parcheggio. Gli alberi sulla destra sono quelli del Lungomare delle Nazioni, realizzato negli anni '70 (più parcheggio che lungomare, ad essere precisi...). In precedenza, la stazione era direttamente affacciata sul mare, come appare in tutte le cartoline classiche. |
San Remo. Guardando dal lato opposto, con un palo sopravvissuto. La linea affianca la celeberrima Passeggiata Imperatrice, che chiude la città a ponente. |
San Remo. La statua della Primavera, all'estremità della Passeggiata Imperatrice, elemento figurativo di spicco nella San Remo del turismo internazionale d'inizio secolo. La balaustra in pietra ha accompagnato per decenni la vista della linea aerea della ferrovia sottostante, fin dall'elettrificazione in trifase del 1931. |
San Remo. L'ex hotel Maristella, appena oltre il termine della Passeggiata Imperatrice. |
San Remo. Nella periferia occidentale di San Remo si era progettato di costruire un nuovo ampio scalo merci, al posto di quello contiguo alla stazione. I lavori, intorno alla fine degli anni '30, si fermarono tuttavia alla realizzazione del piazzale, e i binari non furono mai posati. |
Ospedaletti. La galleria di Capo Nero, lunga 1731 m, è analoga a quella di San Lorenzo: realizzata negli anni '20 con sagoma per due binari ma sempre utilizzata con un solo binario (e pensare che da San Remo a Ospedaletti si sarebbe potuto posare il secondo binario senza nessun impatto sulla città, se non la demolizione di un unico casello). In questo caso tuttavia anche la linea originale prevedeva una galleria, seppure di minore lunghezza (667 m). Il segnale è la protezione di Ospedaletti, abitualmente aperto sul Rosso-Giallo o Rosso-Verde, dato che qui si passava al doppio binario, con una deviata a 60 km/h. La galleria di Capo Nero è stata l'ultima parte della ciclopista a verire completata: è stata infatti aperta solo nel 2015. |
Ospedaletti. Vista laterale del segnale di avviso, che precedeva di circa 1 km quello della foto precedente. |
Ospedaletti. Magazzino merci e fabbricato viaggiatori. La tratta Ospedaletti-Bordighera venne raddoppiata nel 1936, riutilizzando il binario originale per la direzione Ventimiglia. |
Aregai di Cipressa. Un flash-back all'aspetto della linea appena successivo alla chiusura: nell'estate 2002, 11 mesi dopo la dismissione, il binario era ancora tutto al suo posto, benchè con i bulloni già allentati. La linea aerea già smontata conferiva un aspetto singolare alla ferrovia, quasi come fosse tornata ai tempi del vapore, ed enfatizzava la sinuosità delle curve in riva al mare. |
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