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San Lorenzo-Ospedaletti

 Arma di Taggia.  In uscita da Arma si trova la galleria omonima, di 141 m. Entrambe le immagini guardano verso levante. Il ponte in ferro è quello originale della tranvia San Remo-Taggia, che qui sovrappassava la ferrovia, portandosi lato monte per poi appunto svoltare nell'interno verso Taggia. Il ponte in pietra è uno dei numerosi manufatti di questo tipo: nel contesto originale, con l'Aurelia lato mare, era di accesso al territorio agricolo a monte della linea.
San Lorenzo-Ospedaletti - Arma di Taggia.

 

 Arma di Taggia.  La galleria di Arma. L'inquadratura notturna evita di avere l'abbagliamento di luce all'uscita, permettendo di cogliere meglio la bella struttura in pietra arenaria.
San Lorenzo-Ospedaletti - Arma di Taggia.

 

 Bussana.  Guardando dal ponticello verso ponente, spicca il santuario di Bussana Nuova, centro urbano realizzato qui a seguito dell'abbandono della Bussana originale, circa 3 km nell'interno, dopo il terremoto del 1887 (Bussana Vecchia è tuttora un singolare nucleo abbandonato, visibile ad esempio dall'autostrada).
San Lorenzo-Ospedaletti - Bussana.

 

 San Remo.  La successiva galleria di Capo Verde, di 325 m, è tutta in stretta curva, per percorrere la "svolta" del capo. L'immagine di sinistra mostra il portale di ponente, sovrastato da un casello (una soluzione non così rara: altri esempi si trovano a Bergeggi e presso Voltri). L'immagine di destra è scattata da sopra il portale di levante: sullo sfondo Riva Ligure e Santo Stefano.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

 San Remo.  Visione notturna della galleria di Capo Verde.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

 Nuovo! San Remo.  Tra il Capo Verde e l'arrivo nel golfo di Sanremo, la ferrovia era scarsamente accessibile (ricordo qualche corsa lungo i binari per arrivare fin qui...). Oggi la ciclopista fa soffermare anche in questo tratto.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

 San Remo.  Superato il Capo Verde, appare l'anfiteatro di San Remo, lucente in una linda mattina estiva di agosto 2015. La galleria, di 182 m, è quella di Damò (grafia originale, in ultimo il cartello la indicava come "Daino", forse per un errore di trascrizione). In alto, lungo l'Aurelia, i pali di sostegno della filovia per Taggia, ormai in abbandono da anni.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

 San Remo.  Il portale di ponente della galleria Damò.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

 San Remo.  Colpo d'occhio del rettifilo in uscita da San Remo, presso il km 129, il cui cippo nel 2009 era ancora al suo posto.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

 San Remo.  L'altro classico rettifilo sanremese è quello urbano, avvolto dalla rigogliosa vegetazione mediterranea. Sulla destra si snoda la passeggiata Trento e Trieste, già corso Federico Guglielmo nella denominazione d'inizio Novecento. Fino agli anni '60 la passeggiata era ovviamente di lungomare, oggi è affacciata ai mastodontici impianti del Porto Sole e il mare si è ridotto a una scarsa traccia all'orizzonte.
San Lorenzo-Ospedaletti - San Remo.

 

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