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Le autostrade classiche

A1 Barberino di Mugello.  Poco a nord di Barberino di Mugello, dove oggi la variante di valico si stacca dal tracciato storico, si trova il viadotto Aglio, di 440 m. Come si può vedere, i viadotti differiscono uno dall'altro per alcuni particolari costruttivi: questo ad esempio ha gli archi parabolici realizzati con due bande continue, anziché con un'unica struttura reticolare, come nel caso di Merizzano.
Le autostrade classiche - A1 Barberino di Mugello.

 

A5 Quassolo.  Nel 1961 apre la tratta piemontese della A5, da Torino a Quincinetto, che raggiungerà poi Aosta tra il 1967 e il 1970. Dopo il primo tratto dell'Autostrada del Sole e la A7 Milano-Serravalle (1960), è la terza autostrada a nascere già nella configurazione "moderna" a quattro corsie. L'unica galleria della tratta è quasi al capolinea, presso Quassolo, ed è lunga 547 m.
Le autostrade classiche - A5 Quassolo.

 

A4, A1, A12, A5.  Biodiversità delle autostrade negli anni '60. Nell'ordine, il ponte sull'Oglio, lungo la A4 tra Bergamo e Brescia mostra la struttura "doppia" tipica delle autostrade a carreggiata unica, raddoppiate in seguito: la versione ad arco parabolico del ponte prebellico è stata abbinata a un'impostazione ad architravi, delle medesime luci. Lungo l'Autostrada del Sole, a sud di Firenze, il ponte sull'Arno presenta un meno comune arco parabolico ribassato. Con la realizzazione di svincoli in morfologie più complesse, si sviluppano soluzioni alternative al classico ricciolo: a Recco, lungo la A12 (1969), le quattro rampe di accesso sono tutte distinte, al prezzo di avere due ponti sopra l'autostrada, anziché uno. Infine anche per i caselli si tentano soluzioni architettoniche un po' più ricercate, sfruttando la duttilità delle realizzazioni in cemento armato, come in questo caso lungo il primo tratto della A5 (1961).
Le autostrade classiche - A4, A1, A12, A5.

 

Genova Sampierdarena.  Il viadotto Polcevera tra la A10 e la A7 (1967) tristemente noto per il drammatico crollo del 2018, è stato considerato a lungo un elemento architettonico di rilievo, sottovalutandone l'intrinseca delicatezza strutturale, l'invecchiamento del calcestruzzo armato (che era un fenomeno pressoché ignorato al tempo della realizzazione) e infine, a quanto si sta apprendendo a posteriori, trascurandone gravemente la manutenzione. Con il senno di poi, è facile immaginare che una struttura tanto singolare, realizzata in appena quattro o cinque esemplari al mondo, avesse un carattere sperimentale del tutto inadatto a gestire permanentemente sul lungo periodo un traffico ordinario intenso.

In primo piano a sinistra del ponte si notano gli stabilimenti Ansaldo; dall'altro lato della valle, la A7 in direzione Milano a sinistra e in direzione Genova con le due gallerie a destra; al centro, i due grandi parchi ferroviari, allora in piena attività: la scelta della soluzione strutturale del viadotto era stata dettata prioritariamente dalla necessità di non interferire con l'esercizio ferroviario, nemmeno durante la costruzione.

Le autostrade classiche - Genova Sampierdarena.

 

Gli autogrill

A4 Novara.  Se la ricerca stilistica e architettonica nelle costruzioni autostradali si è manifestata soprattutto con i viadotti, e in misura minore con i portali delle gallerie, non si può certo ignorare l'altro elemento chiave dell'architettura delle autostrade di seconda generazione, e cioè l'area di servizio. O meglio, in particolare, i "ristoranti a ponte" sopra le carreggiate autostradali. Come racconta Enrico Menduni nel suo libro "L'autostrada del Sole":

Nel 1959 il progettista degli Autogrill Pavesi, l'architetto Angelo Bianchetti, progetta per l'area di servizio di Fiorenzuola d'Arda, presso Piacenza, il primo autogrill «a ponte» che serve entrambe le carreggiate collocato com'è sopra di esse. Lo stesso Bianchetti onestamente cita le sue fonti: il modello è americano, il ristorante Oasis della catena Fred Harvey di Chicago. Tutto d'acciaio, costruito in soli quattro mesi mentre al di sotto già scorre il traffico dell'autostrada, l'autogrill-ponte di Fiorenzuola è il primo di questo tipo in Europa. Due rampe di scale esterne ai lati, bene in vista, dimostrano che si può veramente accedere a quel mondo delle meraviglie, che non è un'astronave marziana atterrata in mezzo alla pianura padana. Su tutte le autostrade italiane, i ponti non sono più di dodici, tutti costruiti fino agli anni Sessanta; poi basta.

In questa immagine l'autogrill Pavesi lungo la A4, presso Novara. Interamente bruciato alcuni anni fa, è stato ricostruito ancora a ponte.

Gli autogrill - A4 Novara.

 

A4 Erbusco.  Sempre sulla A4, ma tra Bergamo e Brescia, un altro autogrill a ponte mostra forme simili seppur non identiche.
Gli autogrill - A4 Erbusco.

 

A7 Ronco Scrivia.  In alternativa alla struttura a ponte, sulle autostrade che ancora nei primi anni '60 erano a carreggiata unica, venne proposto un ristorante a pianta circolare, sovrastato da una struttura ornamentale particolarmente appariscente, in questo caso realizzata come tronco di piramide a base triangolare. Siamo a Ronco Scrivia, sul tratto originale della Serravalle-Genova, la vecchia Autocamionale dei Giovi prebellica; l'immancabile emblema Pavesi, ormai arrugginito, sopravvivrà fin verso il 2010, per poi essere sostituito dall'attuale logo Autogrill.
Gli autogrill - A7 Ronco Scrivia.

 

A1 Montepulciano.  Il progettista Angelo Bianchetti propone questa visione decisamente "futurista" per il ristorante a ponte di Montepulciano, sull'Autostrada del Sole, caratterizzato da una costruzione asimmetrica.
Gli autogrill - A1 Montepulciano.

 

A1 Arda, Cantagallo, Chianti, Montepulciano.  Panoramica dei ristoranti a ponte dell'Autostrada del Sole: il primo in assoluto, a Fiorenzuola d'Arda, tra Piacenza e Parma; la risposta alla Pavesi da parte della concorrente Motta, a Cantagallo, appena superata Bologna (anche questo ristorante è stato ricostruito dopo un incendio); infine a sud di Firenze, l'area di servizio Chianti, di impianto più massiccio, e quella asimmetrica di Montepulciano, che abbiamo già visto nel disegno futurista.
Gli autogrill - A1 Arda, Cantagallo, Chianti, Montepulciano.

 

A7 Dorno, A4 Limenella e Scaligera, A1 Giove.  Altri ristoranti a ponte in giro per l'Italia: sulla A7, a sud di Pavia, l'area di servizio Dorno; Limenella, di Motta, lungo la A4 alle porte di Padova; Scaligera, a due piani, tra Verona e Vicenza; infine un ristorante non a ponte, ma comunque dotato di una sua chiara impronta stilistica, presso Giove, tra Orvieto e Orte.
Gli autogrill - A7 Dorno, A4 Limenella e Scaligera, A1 Giove.

 

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