Chambave. Percorrendo la valle a mezza costa, la ferrovia transita ai piedi di un villaggio abbandonato. |
Chambave. Ancora il medesimo villaggio e, più oltre, il castello di Chatillon. |
Hone-Bard. A marzo alle 17 scende la sera. Tutta la valle a sud della gola di Montjovet è già in ombra. Tutta, tranne un unico punto: non il paese di Hone, ma esattamente soltanto la sua stazione che cade a perfezione nel "canale di luce" che scende dalla valle di Champorcher! L'arrivo del Minuetto, a fianco del lucentissimo fabbricato viaggiatori (riutilizzato come ostello) e sullo sfondo scuro del Forte di Bard, è uno spettacolo senza pari! |
Hone-Bard. Il treno riparte, allargando l'inquadratura fino al crinale della Cima Bonze. |
Montjovet. A inizio maggio 2016 mi sono ancora dedicato alla Val d'Aosta in versione primaverile, scoprendo in particolare le varie inquadrature possibili nella bella gola di Montjovet. Ecco il ponte in ferro visto di fronte. |
Montjovet. ...e l'inquadratura dal basso. |
Hone-Bard. La sera va in luce giusta il forte di Bard, che è sempre un soggetto a mio avviso affascinante, specie a confronto con il lucente giallo del fabbricato di stazione. |
Donnaz. All'imboccatura della gola che conduce al Forte di Bard, guardando verso valle. |
Montalto Dora. Per l'ultimo treno, alle 19, con spettacolare luce serale, già sulla via del ritorno (in Tipocar) mi invento al volo questa inquadratura, alla base della Serra di Ivrea. Il paese in cima è Andrate, la montagna è la Colma di Mombarone, di 2300 m. |
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