La ferrovia della Garfagnana è ancora incompleta, mancando la tratta di valico che sarà aperta solo nel 1959. Stupisce la fitta rete tranviaria a nord di Viareggio, semisconosciuta e in parte elettrificata. Ad Arezzo fa capo la ferrovia a scartamento ridotto proveniente da Fossato di Vico, interrotta durante la seconda guerra mondiale e mai più riaperta, con la sola eccezione della tratta tra Sansepolcro ed Umbertide che verrà riutilizzata dalla FCU proveniente da Perugia. La Siena - Monte Antico via Buonconvento compare ancora come ferrovia concessa: oggi è una normale linea FS, parte del collegamento Siena-Grosseto, dopo essere rimasta chiusa dal 1966 al 1980. Proprio la sua riapertura determinerà poi il declino del più lungo itinerario via Asciano, chiuso nel 1994 e oggi in esercizio solo come linea turistica del Trenonatura. Si nota infine la rete di tranvie elettriche che, partendo da Firenze, raggiungevano numerose località limitrofe come Sesto Fiorentino, Peretola e Bagno a Ripoli.

Scomparse tutte le tranvie e la maggior parte delle ferrovie concesse, oggi rimangono solo i due rami di Arezzo (per Stia e Sinalunga), entrambi elettrificati.


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