La Parma-Suzzara, linea secondaria non elettrificata già della Società Veneta, faceva parte delle "sette sorelle" dell'Emilia, le sette ferrovie ex concesse, confluite a partire dal 2001 nella FER, l'operatore ferroviario dell'Emilia-Romagna. Oggi il servizio è svolto da Trenitalia TPer, nome non proprio fantasioso che individua la nuova società, unione di Trenitalia e di TPer (l'impresa ferroviaria di FER) che si è aggiudicata la gara per l'affidamento dei servizi ferroviari di tutta l'Emilia-Romagna dal 2019 al 2041 (ed era francamente un po' arduo immaginare che se la aggiudicasse qualcun altro...). Il servizio sulla Parma-Suzzara è effettuato da 12 coppie di corse, prive di cadenzamento e sospese nei festivi, che percorrono i 45 km della linea in 1h15 alla velocità media di 35 km/h, piuttosto imbarazzante per un tracciato totalmente di pianura (più info). Tralasciando queste informazioni non particolarmente edificanti, la Parma-Suzzara resta una ferrovia piacevolmente padana, ricca di spunti fotografici, priva di appesantimenti moderni, in cui è ancora possibile ammirare automotrici tradizionali ALn 668 e 663, analoghe a quelle FS, colorate in una livrea che non sarà da premio di design, ma è quanto meno vivace e a suo modo allegra. Insomma, provare a documentare questa linea, nella primavera 2022, e con la prospettiva che a breve inizino i lavori di elettrificazione, mi ha divertito parecchio e mi ha dato una piacevole soddisfazione. Infine, la ferrovia è anche quella... di Don Camillo e Peppone, dato che proprio a Brescello sono stati girati i cinque film, dal 1951 al 1965, e ciò aggiunge un indubbio fascino alla visita a questi luoghi. In appendice il riepilogo delle automotrici di FER. |
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