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Superga a primavera

 Pian Gambino.  Tenendo la fotocamera in alto a braccia tese, minimizzo l'impatto della rete di recinzione, nell'unico punto non immerso nel bosco.
Superga a primavera - Pian Gambino.

 

 Pian Gambino.  Per ironia della sorte, appena compare il binario libero da alberi, sparisce la vista della basilica, nascosta dietro i rami più alti! Compongo quindi questo collage con la basilica stessa, la D.3 in forte teleobiettivo lungo la rampa, e uno scatto fatto più a valle, attraverso la Prima Galleria.
Superga a primavera - Pian Gambino.

 

 Sassi.  Tornare a Sassi è ora questione di pochi minuti. La frequenza è appena di una corsa all'ora, e così la partenza delle 16 è comprensibilmente affollatissima. Questo mi dà l'opportunità di documentare la manovra di aggiunta di una seconda rimorchiata. Il locomotore T450 tira fuori la rimorchiata D.12 dal deposito e sale all'inizio della rampa, quindi avanza e la aggancia al treno (sul binario in primo piano). Poi torna indietro da solo e si ricovera a destra. Infine la D.3 parte spingendo due rimorchiate anziché una. Partito il tram, posso puntare a Porta Susa: 8 km, tutti rigorosamente con il vento contrario, chiudono la giornata!
Superga a primavera - Sassi.

 

 Nuovo! Sassi.  Anche nella mia gita successiva di cui vedremo tra poco la parte urbana, passo da Sassi. Il primo piano della motrice D1, quella a due assi, mostra chiaramente il pattino per la terza rotaia, sotto il predellino della porta.
Superga a primavera - Sassi.

 

 Nuovo! Sassi.  Parte la corsa delle 15, affollata di gitanti.
Superga a primavera - Sassi.

 

Ancora un sabato

 Nuovo! P.za Statuto.  Il sabato di Pasqua è il terzo giorno di gita: prendo il consueto treno delle 9.15 e alle 11 sono a Porta Susa. Quest'oggi non sono previsti tram storici, per cui mi dirigo lungo le linee ordinarie, cominciando da Piazza Statuto. Il monumento al traforo del Frejus (1879) caratterizza la piazza. Sullo sfondo a sinistra, la Torre BBPR, del 1959.
Ancora un sabato - P.za Statuto.

 

 Nuovo! Mole Antonelliana.  Per ora, incontro pochi tram e molto traffico: scendo lungo Corso Regina Margherita e mi ritrovo nelle piccole vie che circondano la Mole. L'inquadratura nella luce del mattino è attraente e non la conoscevo: la parte centrale dell'edificio sovrasta una casa di ringhiera e un albero primaverile.
Ancora un sabato - Mole Antonelliana.

 

 Nuovo! Mole Antonelliana.  Propongo anche la versione verticale, fino alla guglia.
Ancora un sabato - Mole Antonelliana.

 

 Nuovo! P.za Vittorio Veneto.  Di lì a poco, raggiungo piazza Vittorio Veneto, al termine di via Po, dove finalmente trovo il "parco giochi" che desideravo, con tram che vanno e vengono in tutte le direzioni! Il primo è un 15 diretto a piazzale Coriolano, che svolta verso il Lungo Po.
Ancora un sabato - P.za Vittorio Veneto.

 

 Nuovo! P.za Vittorio Veneto.  La 2859 effettua una corsa del 16 lungo la circolare sinistra, tagliando trasversalmente la piazza in direzione nord.
Ancora un sabato - P.za Vittorio Veneto.

 

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