S. Dalmazzo di Tenda. La monumentale stazione di S.Dalmazzo deve le sue misure e i suoi fasti al fatto che prima delle modifiche del 1947 era punto di confine tra Italia e Francia. Oggi naturalmente i treni continuano a fermarvi, ma il fabbricato è del tutto abbandonato. |
Sospel. Sul ramo di Nizza della linea di Tenda, aspettando (con comodo) le ALn 663 del Nizza-Cuneo. |
Ospedaletti. Senza commento. |
Bornato-Calino. Sulla linea della Valcamonica, nei giorni festivi l'attesa dei treni è a prova di pazienza... |
Santuario. Sì, per una volta sono salito in auto - anziché in bici - fin proprio in stazione, per la stretta strada, quasi crösa, che gira attorno al santuario di Savona. E il fabbricato, fresco di tinteggiatura, si è presentato ben diverso da quello di tre anni prima. |
Col Vescavo. Beh, non proprio in stazione, ma al culmine dell spettacolare strada che unisce i due rami della linea del Tenda: a sinistra si scende a Sospel, sul ramo di Nizza, a destra si ritorna in Italia, a Olivetta, verso Ventimiglia. Una terza via sale al minuscolo borgo di Piena Alta. Qui, a 467 m di quota, si domina l'ultimo e più mediterraneo tratto delle Alpi Marittime. |
Ponte di Cornale. Una struttura metallica esile e affascinante per questo ponte secondario sul Po, tra le province di Pavia e Alessandria. |
Passo del Faiallo. Dai 532 m del culmine del Passo del Turchino, una strada provinciale risale altri 500 m di quota, per 10 km a mezza costa lungo monti brulli e aperti, intorno al Bric del Dente, fin al passo del Faiallo (1061 m). |
Linea del Tenda. E quando mai si costruirebbe oggi una ferrovia così "arrampicata" sul versante roccioso? La gita merita una pausa, e la Tipomobile si riposa della rampa. |
Santuario della Guardia. Dove un tempo si trovava la stazione superiore della Guidovia della Madonna della Guardia è stata realizzata questa maquette delle sue vetture, con pannelli sulla storia dell'impianto (altri dettagli). |
Foto 2-11/13 ^ Indice ^ Pag. successiva >>