Prezza. L'inquadratura frontale non può trascurare uno dei raffinati pali tipo "Bates", che risalgono addirittura all'elettrificazione originale della linea, del 1929, inizialmente a corrente alternata trifase a frequenza industriale, e che sono tuttora presenti nel primo tratto tra Anversa e Prezza. |
Prezza. Naturalmente i pali quasi centenari meritano anche uno sguardo insolito! |
Prezza. Per restituire la sensazione di più punti di vista, mi sono inventato questa sequenza di tre scatti, girando idealmente intorno al treno (sempre con gli storici pali ex-trifase). |
Cocullo. A Cocullo, a quota 885 m, appena oltre la galleria di valico del Carrito (lunga 3545 m), termina la prima tratta del nostro viaggio. In attesa dell'incrocio con un regionale, non posso certo ignorare una solitaria rosa davanti all'E.636! |
Cocullo. Primo piano della locomotiva e dell'ufficio movimento. Da qui verso Avezzano è ancora in uso il Blocco Elettrico Manuale, come testimonia lo scatolotto rosso a sinistra (a destra non c'è, perché verso Sulmona è già attivo il Blocco Conta Assi). |
Cocullo. Da qui ritorniamo sui nostri passi verso Sulmona. Il "salto" della macchina non è certo un'operazione comune da queste parti, e va documentato. |
Cocullo. La locomotiva si porta alla radice degli scambi (lato Avezzano) per poi retrocedere sull'altro binario. |
Goriano Sicoli. Ed ecco il motivo per cui siamo tornati indietro: solo in mattinata è in luce giusta il viadotto sopra il borgo di Goriano Sicoli, imperdibile inquadratura tra le più affascinanti della gita! |
Goriano Sicoli. In sosta sul medesimo viadotto. Il treno è composto dalla E.636.161, un bagagliaio a due assi, una Corbellini già mista di 2a e 3a classe (come testimoniano i finestrini in differente numero e dimensione), la Centoporte 39.042 e un carro F. |
Goriano Sicoli. Mi piace anche documentare la pausa in stazione, con le porte aperte e il personale di scorta sul marciapiede. |
Foto 22-31/55 << Pag. precedente ^ Indice ^ Pag. successiva >>