Passo Zingaro. Passeranno poi altri due Vulcano, ma c'è un ultimo treno al sole, verso le 16.30. Saliamo a Passo Zingaro e mi piazzo nel punto della curva in cui il sole è perpendicolare al binario: in pratica ho (quasi) in luce sia la testa, sia la coda. E sono ancora una volta fortunato: è una doppia bicolore arancio e verde: difficile chiedere di più! In testa la ADe 15 arancio... |
Passo Zingaro. ... e in coda la ADe 17 verde, tra cactus verdi e pistacchi spogli. |
Mascali. Qualche giorno dopo sono di nuovo sul ramo Riposto, e mi porto nella sperduta fermata di Cutula: uno dei punti, lungo la rampa tra Giarre e Mascali, in cui si riesca a inquadrare anche un pezzo di mare, con Taormina di sfondo. Attendo la corsa di mezzogiorno, e stavolta è in doppia: revampizzata + arancio. |
Terremorte. Per il ritorno cerco un punto in cui sia in luce il lato Randazzo, cioè l'ADe arancio. La scelta non è vastissima, e punto alla piccola fermata di Terremorte, con un bel pozzo in primo piano e lo sfondo delle colline che la separano dalla valle dell'Alcantara. |
Taormina. Un'altra mattina, durante i giorni a Giardini, vado ad attendere il primo Intercity per Roma. Dapprima arriva un Minuetto da Messina. L'inquadratura così vasta e spettacolare avrebbe meritato un treno un po' più corposo, ma ci si accontenta. |
Taormina. La novità della gita, bella o brutta che sia, sono le E.464 sugli IC. In realtà, vista la piacevole colorazione, non stanno nemmeno male, specie in uno scenario tanto incantevole come il golfo di Taormina, nella luce delle 9 del mattino, con l'Etna fumante di sfondo. |
Messina Marittima. Arrivo a Messina che è quasi l'imbrunire. Il ferry per le auto, con cui devo traghettare, parte fra oltre un'ora: un'ottima occasione per qualche scatto alla stazione marittima, cominciando con questa ora arancio che inquadra il fascio di binari verso Messina Centrale. |
Messina Marittima. Mentre passeggio per la stazione, una D.145 con la consueta carrozza scudo sta estraendo un lungo merci dalla nave. |
Messina Marittima. Scende la sera e il merci continua a uscire dal ferry. Il tempo lungo aiuta a dare l'idea di movimento in un contesto altrimenti molto statico. |
Melito di Porto Salvo. Durante il viaggio di ritorno ho un giorno libero, che impiego proficuamente sulla Ionica. Anche in questo caso conta la fortuna, dal momento che la data a disposizione era ovviamente immodificabile, e ancora una volta mi va bene. Inizio con una doppia di ALn 663 all'alba (è una doppia esposizione - rispettivamente treno e mare/cielo - soltanto per non avere le automotrici nero pece, ma lo scatto è assai poco rielaborato). |
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