Ossuccio. La cappella III della Natività. |
Ossuccio. Lo sguardo sul lago e sulle Grigne è un valore aggiunto che rende indimenticabile la salita, specie in una giornata tersa e tiepida come questa. Il promontorio che chiude il lago è quello che termina a Bellagio (oltre il bordo sinistro dell'immagine). |
Nuovo! Ossuccio. La cappella XIII della discesa dello Spirito Santo. |
Ossuccio. Anche qui la chiesa in vetta, dedicata alla Beata Vergine del Soccorso, ha un ruolo nettamente scenografico durante la salita. |
Ossuccio. Il piccolo piazzale della chiesa domina il bacino centrale del Lario. Bellagio è appena a sinistra del tronco centrale. A causa degli spazi angusti, la foto è un panoramix di tre scatti verticali. |
Ossuccio. All'interno della chiesa in vetta si trova solitamente qualche immagine oggetto di particolare devozione. In questo caso è una Madonna col Bambino e Sant'Eufemia, di autore ignoto, datata 1501. |
Nuovo! Ossuccio. Nel primo pomeriggio invernale, lo scenario del lago è quanto mai vivo e affascinante, con Bellagio al centro, il massiccio della Grigna a destra e, in basso, la sponda orientale del ramo di Como già in ombra. |
Ossuccio. Durante la discesa, nelle brevi giornate di dicembre, la sponda orientale del ramo di Como è già in ombra, ma il lago riluce dietro l'arco della cappella XI della Resurrezione. |
Ossuccio. Paracarri cilindrici, muretto in pietra e viale alberato connotano una scena profondamente vintage. La cappella è la V, disputa di Gesù con i dottori del tempio. |
Nuovo! Tremezzo. Ritornati al livello del lago, le ville e le chiese del lungolago mostrano tutta la loro bellezza. |
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