St-Martin-Vésubie. Sulle altre linee tranviarie la documentazione fotografica sembra assai più scarsa. Propongo due scatti della linea TAM che, staccandosi dalla Nizza-Digne a Plan-du-Var, risaliva la valle del Vésubie per circa 35 km fino a St-Martin, a 955 m di quota. La linea è stata aperta nel 1912 e chiusa nel 1931. |
St-Martin-Vésubie. La maggior parte delle linee TAM andavano a confluire in stazioni intermedie della Nizza-Digne. Di conseguenza, come ulteriore singolarità delle ferrovie nizzarde, la tratta da Plan-du-Var a La Mescla della Nizza-Digne venne appositamente elettrificata per garantire la circolazione dei tram. Il servizio viaggiatori regolare TAM si svolgeva tra La Mescla e La Tinée (capolinea del ramo di St-Sauveur), mentre la restante tratta fino a Pont-Charles-Albert (ramo di Roquesteron) era usata per lo scambio dei tram da una linea all'altra. |
La Turbie. Ultima linea che documento in questa breve rassegna è la ferrovia che da Monte Carlo saliva a La Turbie, con un dislivello di oltre 400 m. La linea era esercitata a vapore, con cremagliera di tipo Riggenbach. |
San Dalmazzo di Tenda. Il Ponte dell'Officina Elettrica è il terzo attraversamento del Roya a sud di San Dalmazzo, dove la linea percorre due "tornanti" per perdere quota. Parzialmente distrutto dalla guerra, è stato ricostruito con la struttura ad arco del ponte originale, riutilizzandone le pile. |
Saorge. Il ponte di Saorge - un ardito arco unico nella versione originale - è stato invece ricostruito in calcestruzzo, con due travi oblique impostate sulle pareti laterali della montagna. Per la costruzione si è utilizzato questo complesso e imponente ponteggio metallico a maglie rettangolari, impostato su due pile provvisorie gettate sul greto del Roya. |
Scarassoui. Per il più lungo ponte di Scarassoui, il ponteggio è ancora più imponente e singolare, con una struttura radiale impostata su un'unica pila centrale. In questa prima immagine si vede la realizzazione delle travi oblique e della soletta centrale. |
Scarassoui. In una fase più avanzata dei lavori, ulteriori ponteggi radiali permettono di completare le solette laterali. |
A metà degli anni '70 la ricostruzione di un'intera linea ferroviaria è senza dubbio un evento notevole, probabilmente irripetibile, che calamita l'attenzione degli appassionati di ferrovia. Man mano che i lavori avanzano, la rivista Italmodel dedica ampio spazio alla loro descrizione. Da due numeri del 1978, ho estratto la notizia dell'organizzazione del cantiere nella stazione di Limone e una foto di una possente locomotiva francese utilizzata a Vievola.
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Fanghetto. Il libro "La ferrovia di Tenda" (S. Garzaro, N. Molino, 1982) descrive la storia della linea a pochi anni dalla sua ricostruzione. Tra le foto, mi è piaciuta questa, che rappresenta il festeggiamento per la saldatura dei binari al confine Italia-Francia di Fanghetto, con cui si ristabiliva la "continuità" della linea, quattro mesi prima della riapertura definitiva. Tutto il libro è in bianco e nero, e quindi anche la foto, ma a me piaceva immaginare a colori i palloncini che sollevano le due bandiere. Detto, fatto! Tra la gente vicino al cartello "France" ci sono anche i bimbi di una scolaresca! E personalmemte trovo bellissimo pensare che allora lì c'era un confine e ora...non ci si bada più! |
Orario 1979. Sempre dal libro "La ferrovia di Tenda" riproduco il primo orario dopo l'apertura, cioè quello invernale 1979/80, che reca l'annotazione "Il servizio ferroviario Ventimiglia-Limone inizia dal 7-X-1979" (il 6 ottobre avvenne infatti l'inaugurazione ufficiale). Si nota l'espresso del mattino Torino-Imperia Oneglia che rimarrà in funzione pressoché immutato fino all'orario cadenzato del dicembre 2012. Al pomeriggio, il diretto 1891 è un treno per gli sciatori che si effettua nelle domeniche invernali. Il treno che parte da Cuneo alle 16.06 è la relazione pomeridiana per Nizza, svolta con materiale francese (si indica la partenza da Breil ma non l'arrivo a Nizza, forse per una svista o perché non era ancora noto al momento della stampa). Essa rimarrà presente fin verso il 2007, quando le reciproche incompatibilità tra i sistemi di sicurezza(!) ne impediranno l'effettuazione. I due rapidi nella prima parte del quadro sono quelli per Ventimiglia (al mattino) e Savona (al pomeriggio, effettuato con elettromotrici). |
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