Roma 2023-2024
 P.le Labicano. Ritorno ora a Porta Maggiore, per le inquadrature dall'altro lato. E' in sosta il convoglio 106. |
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P.le Labicano. Vista la frequenza sostenuta, non è difficile fotografare un incrocio: il 421 parte verso la periferia, mentre è in sosta l'836, uno dei convogli dell'ultima fornitura (Firema 1999). |
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Via Prenestina. Ci allontaniamo da Porta Maggiore sottopassando la ferrovia. Alle nostre spalle c'è il breve tratto a binari compenetrati, stretto tra le case e il rilevato ferroviario e protetto da un apposito semaforo. Qualcosa però non va al treno 104, che si ferma per una decina di minuti, con il conducente che scende a fare dei controlli. Così riesco a scattare a un ulteriore incrocio, tra le fioriture di oleandri (mentre il treno fermo mi nasconde i graffiti sul muro...). |
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Porta San Paolo. In realtà questo lunedì c'è l'ennesimo sciopero del TPL. Fin verso le 11 la linea è stata in servizio, ma ora sembra non passare più nulla, e nel frattempo pure il meteo è peggiorato. Salutiamo la linea di Centocelle, e per la prima volta prendo la Metro C da Pigneto a San Giovanni. Da qui, sulla A e sulla B, proseguo fino a Piramide, dove c'è il capolinea della Roma-Lido. Anch'essa è ferma per lo sciopero, ma è l'occasione per documentare la storica stazione di Porta San Paolo (Marcello Piacentini, 1924). Le sale della stazione sono decorate da disegni monocromatici di Giulio Rosso (1897-1976), del quale costituiscono la prima opera di rilievo, realizzata con la tecnica dello sgraffito, cioè dell'incisione sullo stucco. |
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Porta San Paolo. Scelgo di inquadrare i disegni di Russo insieme alle sottostanti didascalie fotografiche, anch'esse ormai piuttosto datate, che trattano la storia della stazione. In particolare il titolo "pensiline da primato" fa riferimento alla novità delle (esili) pensiline in cemento armato e del primo utilizzo italiano di marciapiedi "alti", con incarrozzamento a raso. |
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Porta San Paolo. Accanto alla stazione, è stata collocata una raccolta di rotabili storici delle tranvie romane. L'avevo già visitata vari anni fa; oggi è chiusa (viene aperta soltanto in alcuni giorni festivi) ma è soprattutto desolante osservare lo stato di conservazione dei rotabili, in particolare il prezioso tram STEFER 404 (Stanga-TIBB, 1941), a riprova che la conservazione all'aperto è purtroppo del tutto incompatibile con i delicati mezzi tranviari. E' ormai ora di recuperare i bagagli in albergo e puntare su Termini, dove alle 15 ci aspetta l'Italo per rincasare. |
 Nuovo! Via Giolitti. A febbraio 2024 una provvidenziale riunione al Ministero dei Trasporti, fissata per le 10, mi dà l'occasione per un nuovo fruttuoso ciclogiro romano. Arrivato a Roma la sera precedente, alloggio in un albergo con vista rotaie, e devo dire che svegliarsi con i Bloccati della linea di Centocelle, che sfilano incessantemente sotto la finestra alle prime luci del giorno, è una sensazione notevole! Prima delle 8 sono già per strada, e una lama di luce illumina il palo vintage presso la fermata di S.Bibiana, mentre arriva il complesso 425. |
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Nuovo! P.za Vittorio Emanuele. La giornata si preannuncia solare e tersa; con pochi passi, raggiungo i binari tranviari, e ancora nella luce caldissima del primo mattino, arriva una Stanga in servizio sul 5. |
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Nuovo! P.za Vittorio Emanuele. Proseguo verso il centro, visitando S.Maria Maggiore, e alle 9 in punto sono davanti al negozio di noleggio bici! Ora mi muovo ben più agilmente, e ritorno in Piazza Vittorio per un'altra Stanga, mentre il sole è passato dall'altro lato e illumina radente il bel palazzo presso la fermata della metro. |
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Nuovo! P.za di Porta Maggiore. Il grande snodo tranviario di Porta Maggiore di primo mattino dà sempre il meglio, soprattutto quando arriva la vettura 7089, in perfette condizioni estetiche. E' davvero splendente sullo sfondo inconfondibile dei pini e questa inquadratura mi sembra rappresenti l'essenza dei tram romani. |
Foto 8-17/35 ^ Indice ^ Pag. successiva >>