Santa Bibiana. I protagonisti quasi indiscussi sono i Bloccati della Roma-Centocelle, probabilmente la più singolare tra le "ferrovie isolate" italiane; anzi, mi viene da coniare un nome nuovo e definirla "ferrovia di città". A metà pomeriggio mi ciclotrasporto presso il capolinea e inquadro il primo Bloccato di fronte all'austero fianco di uno dei palazzi di pertinenza della stazione Termini. |
Porta Maggiore. La tappa successiva non può che essere Piazza di Porta Maggiore, fulcro di tram e di questa singolare ferrovia. Non è raro trovare convogli in fermata in entrambi i sensi: quello in direzione Termini è uno degli Ansaldo serie 820 del 1989. |
Porta Maggiore. Le foto sono in ordine cronologico, così da intercalare treni e tram, per amore di varietà. Una bicassa Stanga si dirige verso Termini nascondendo l'Intercity che si intuisce dietro i finestrini. Varie vetture hanno ancora il tradizionale archetto al posto del normale pantografo monobraccio. |
Villini. Proseguo lungo la linea, immaginando che a Villini la luce sia al meglio, e così è, sullo sfondo piacevolissimo dei pini. |
Filarete. Oltre Villini avevo esplorato molto di rado. Come noto, la ferrovia si mantiene al centro della Casilina, in un contesto fortemente urbanizzato ma nemmeno difficile da fotografare. |
Berardi. Qui è d'obbligo l'inquadratura con la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros. L'arco a sinistra conduce alle omonime catacombe. |
Centocelle. Il capolinea di Centocelle, accanto al deposito, non è particolarmente fotogenico ma merita almeno uno scatto documentativo sul particolare impianto. I binari di fermata sono presso le pensiline visibili sulla destra del treno, mentre a sinistra si trova il deposito, e l'edificio sotto il pino è la vecchia stazione. Conoscendo gli orari di entrata o uscita, sarebbe forse interessante ritrarre un convoglio che taglia la strada, ma io mi accontento di questo in partenza. |
Ponte Casilino. Retrocedo pian piano sui miei passi e mi dedico a una vista dall'alto, accanto alle due coppie di binari FS. Alcune inquadrature sono abbastanza obbligate per evitare di passare ore a sgraffitare i muri, e questa è una di quelle, ma mi piace anche l'ombra obliqua del treno da pomeriggio inoltrato. |
Prenestina. La giornata non è ancora finita, e mi ricordo che l'asse tranviario della Prenestina non è poi così lontano. Vuoi vedere che... ebbene sì! C'è ancora la mitica linea aerea con le zampe di ragno stile FS. La pazienza infinita però è nell'attendere i tram, che non passano per decine di minuti, fino ad arrivare a tre per volta. |
Prenestina. Con questa luce e scenario, sta bene persino una Socimi. |
Porta Maggiore. Quando ritorno a Porta Maggiore il sole è ormai un'apparizione fugace tra il fogliame. Però la documentazione della Roma-Centocelle sarebbe incompleta se non riguardasse anche i sempre numerosi viaggiatori che si affollano ad attendere il treno, nonostante l'ottima frequenza (10 minuti o meno). |
Porta Maggiore. L'ora blu è piuttosto impegnativa, prima di tutto perché la porta non è affatto illuminata. Evitando che diventi troppo scuro, scatto a un convoglio Ansaldo. |
Labicano. Il mattino successivo, alle 7 sono già operativo. La porta si inquadra ora dal lato esterno, sul Piazzale Labicano, con un Bloccato in partenza. |
Labicano. Ogni fornice sembra fatto apposta per lasciar passare un tram. Da quello del lato sud spunta una Stanga in servizio sul 5. |
Labicano. I convogli serie 830 di Firema (1999) sembrano diventati rari: ieri non ne ho visto nessuno, così non tralascio questo in arrivo stamane. |
Foto 1-15/45 ^ Indice ^ Pag. successiva >>