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Classic

 S.Lorenzo-Cipressa. (Tipo X). Per ricordare le diffusissime carrozze Tipo X in colorazione rosso fegato e le E.656 che le trainavano, scelgo una vista dal finestrino, in cui il mio treno in direzione Genova incrocia il Basilea-Nizza (riconoscibile per la carrozza panoramica svizzera che si intuisce tra i pali), in un tardo pomeriggio dell'estate 1998.
Classic - S.Lorenzo-Cipressa.

 

 Aregai di Cipressa. (E.636). A gennaio 2000, attendo il merci nell'inquadratura più classica del mattino, presso la garitta diroccata del km 118. Le E.636 sono state di gran lunga le macchine più comuni per questi treni fino alla fine del XX secolo.
Classic - Aregai di Cipressa.

 

 Ospedaletti. (ALn 663). In un pomeriggio estivo, le due automotrici per Cuneo attraverso la linea del colle di Tenda transitano da Ospedaletti, stazione affacciata direttamente sulla spiaggia.
Classic - Ospedaletti.

 

 Cervo. (E.402A). Le E.402A non sono state particolarmente comuni in Riviera. Il loro funzionamento con le carrozze pilota Z di prima serie è addirittura rarissimo, a causa dell'inaffidabilità di queste ultime. Nell'estate 2001 riesco comunque a fotografare una E.402A, nella sua vivace livrea rossa, in spinta all'Intercity del pomeriggio Imperia-Milano, appena superato il capo Cervo.
Classic - Cervo.

 

 Andora. (E.402A). L'Eurocity "Pau Casals" ha collegato per vari anni Barcellona con Milano. L'itinerario normale era attraverso il Frejus, ma un'interruzione di questo valico, nell'estate 2004, ha fatto sì che per alcuni giorni il treno entrasse in Italia da Ventimiglia. Di primo mattino, un'E.402A già in colorazione XMPR traina la lunga e inconsueta composizione di carrozze articolate Talgo, a scartamento variabile e cassa corta.
Classic - Andora.

 

Vintage

Albisola. (E.330). Per il materiale più antico, propongo un'antologia inevitabilmente molto sintetica. La prima immagine, molto celebre, mostra la E.330.005 nuova di fabbrica, in posa sulla litoranea appena elettrificata a trazione trifase, nel settembre 1916.
Vintage - Albisola.

 

San Remo. (ALtn 444). Uno dei rotabili più singolari che è stato di casa in Riviera tra la fine degli anni '40 e il 1957 è stata l'automotrice "belvedere" ALtn 444.3001, prezioso esemplare unico ricavato dalla ricostruzione di una ALn 772 (poi ritrasfomato in ALn 772 e infine demolito). L'automotrice effettuava una corsa rapida Milano-San Remo il sabato pomeriggio, con rientro il lunedì mattina. Nel fine settimana sostava sul tronchino lato Ventimiglia, ma in occasione di una celebre sequenza di riprese fotografiche, era stata fatta avanzare alcune centinaia di metri, a fianco della Passaggiata Imperatrice (il fabbricato di stazione si vede appena a destra dell'automotrice).
Vintage - San Remo.

 

Celle. (E.333). Il lungomare di Celle era un'affascinante passerella per treni di ogni epoca. Le locomotive trifasi E.333 sono state una presenza abituale in Riviera fino alla conversione in corrente continua (1964): in questo caso l'unità 020 traina un treno composto principalmente da carrozze Centoporte, con l'insolita presenza di una moderna vettura francese di rimando in prima posizione.
Vintage - Celle.

 

Loano. (E.551). Le E.551 erano tipiche macchine per treni merci, con velocità massima di 50 km/h, ma non era poi così raro vederle alla trazione di treni viaggiatori, come in questo caso a Loano, in direzione Savona.
Vintage - Loano.

 

Arma di Taggia. (E.431). Negli anni '60 il celebre fotografo Marc Dahlstrom si è dedicato anche al trifase italiano, con apprezzabili scatti a colori. Dal libro delle edizioni Cabri "I colori delle ferrovie nelle Alpi" (1982), seleziono una spettacolare doppia trazione di E.431 - per antonomasia le locomotive trifasi della Riviera - lungo il litorale di Bussana, tra Arma e San Remo.
Vintage - Arma di Taggia.

 

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