Nuovo! Milano-Livorno. Nel frattempo ricevo un gentilissimo invito a pranzo, che non posso proprio rifiutare, e mentre il treno scende lungo la Succursale dei Giovi, mi accomodo al ristorante. Il menu offre la scelta tra due primi, due secondi, e poi dolce e caffè. Preferisco star leggero e mi bastano il primo e il dolce. A ben vedere si trattava di una semplice pasta al sugo, però al di là del menù in sé, essere seduto a tavola mentre dal finestrino scorrono i viadotti appenninici, il marciapiede di Genova Principe e poi il lungomare di Nervi ha un fascino difficilmente spiegabile... una singolarità ferroviaria che sembrava perduta, e che sorprende e affascina anche me. A livello personale, ricordo solo due o tre altre volte al ristorante: di sicuro una self service da Imperia a Sanremo, sul Roma-Port Bou lungo la vecchia litoranea al tramonto (!) e una WR tedesca su un Eurocity dal Brennero a Verona, entrambi a metà anni '90, e credo anche un'altra volta sulla self-service. Forse oggi è di gran lunga più comodo comprare qualcosa in stazione e mangiarselo al posto, ma posso confermare adesso che... non è la stessa cosa! Nel collage includo la scritta vintage di Quarto, fermi per lasciar passare il Torino-Salerno, e poi il borgo di Camogli, visto da Mulinetti (da cui ahimè si deduce anche l'inclemenza del meteo...) |
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