Nuovo! Milano-Livorno. Finalmente si parte! In viaggio dedico qualche scatto alle carrozze e, come mia abitudine, dopo Pavia percorro l'intero treno e conto i viaggiatori. Siamo in 100: 70 in seconda classe e 30 in prima. E' vero che alcuni scenderanno già a Genova e poi il grosso entro le Cinque Terre, ma ero decisamente più pessimista: in un giovedì qualunque di settembre, che da una settimana annunciavano di brutto tempo, temevo molto meno. 100 persone stanno comode, ma non danno l'idea di un treno vuoto. Sono convinto che il mercato esista, ma finora chi l'ha preso, lo ha fatto praticamente "per caso". E' verosimile che ci sia qualcosa che non funziona ancora nel mix tariffe - orari - relazioni, che rende oggi il prodotto troppo ibrido... A sei ragazzi e ragazze dello scompartimento accanto ho chiesto esplicitamente se sapevano che era un treno "diverso dagli altri"; mi hanno risposto che lo hanno scoperto salendoci, e a questa diversità davano senza dubbio una connotazione positiva. E' assai probabile che lo stesso pensasse la maggior parte degli altri viaggiatori. Del resto, essendoci un buco d'orario per il Levante tra le 8 e le 12, in tanti avranno pensato: "ma che bello, un treno alle 10.30!". Detto questo, dal punto di vista del treno ogni cosa è stata ineccepibile: tutto bello, pulito, perfetto. Un bagno - anzi: tutti i bagni - con acqua, sapone, asciugamani e ovviamente pulizia "da bagno di casa" dovrebbe essere la norma, ma sappiamo bene quanto sia una chimera altrove. E poi, saranno anche "normali carrozze Z", ma a me tornare a sedere in uno scompartimento come si deve... sembrava di ringiovanire! Come mi disse qualcuno, è chiaro che noi siamo della "Generazione Z", in senso ferroviariamente letterale (io in verità più ancora della Generazione X, ma va bene uguale). |
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