San Remo (particolare) Dettaglio ingrandito dalla foto precedente. |
Levanto La ferrovia nella tratta Framura - Monterosso, ultima a binario semplice della Genova-La Spezia, sarà raddoppiata solo nel 1970. |
Levanto (particolare) Nell'ingrandimento si distigue perfettamente la E.636 pronta sul primo binario con un treno viaggiatori e una "sogliola" in sosta accanto al magazzino merci. |
Genova, viadotto «Polcevera» (Bromofoto) "Lunghezza m 1102, larghezza m 18, campata magg. m 207.88, la più grande d'Europa" (dalla didascalia): inaugurato nel 1967, unisce la A10 alla A7 per Milano, facendosi prezioso elemento architettonico nel paesaggio suburbano genovese (altre immagini). |
Cervo Il ponte sul torrente Cervo, quattro pedoni e due ciclisti in un pomeriggio d'estate. Il ponte è ancora lì, e ancora punta alla facciata barocca di S. Giovanni Battista. Però qualcosa è cambiato: immagine per cuori robusti, volutamente provocatoria. |
Torre del Mare (Ed. Marengo Teresa, Spotorno, viaggiata 26/7/1959) Qui, tra Spotorno e Bergeggi, si consuma una delle più precoci speculazioni-cementificazioni del Ponente, di cui nella cartolina già si vedono gli inizi (vedi un commento d'epoca). |
Spotorno (Ed. Marengo Teresa, Spotorno, viaggiata 1/6/1959) Già sul finire degli anni '50 le città storiche prendono ad essere circondate da edifici moderni e massicci, in mezzo ai quali la ferrovia (qui abbandonata nel 1977) sembra faticare a trovare ancora la sua strada. |
Arenzano (Ed. Virgili, Arenzano, viaggiata 2/4/1961) Anche ad Arenzano, al nucleo compatto del centro urbano, si contrappongono i primi edifici che intaccano la pineta del capo di San Martino, in seguito completamente "colonizzata". |
San Remo (Ed. S.A.C.A.T. Torino, viaggiata 22/9/1948) L'elettrificazione a corrente alternata trifase (1931-1967) caratterizza per molti anni la geometria della costa di Ponente, con la sua geometrica successione di pali e fili. Sull'Aurelia, al tempo della foto, correva ancora il tram per Taggia. |
Palmaro (Ed. Blundo Giuseppe, Genova) La spiaggia di Palmaro verrà trasformata in una distesa enorme e informe di terra già all'inizio degli anni '80, per la realizzazione del porto di Voltri (parzialmente attivato solo molti anni dopo). |
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