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Testo di uno dei pannelli introduttivi lungo il viale d'accesso Villa Durazzo-Pallavicini

Questa ampia proprietà si estende per oltre otto ettari sulla collina di Pegli, su un dislivello che va da pochi metri s.l.m. fino a quota 134 m.

Il complesso è composto:

  • dal lungo viale d'accesso, fatto costruire dal marchese Pallavicini per raggiungere direttamente il piazzale della villa. Si tratta di una monumentale struttura edilizia che nell'ottocento emergeva potente a lato della piana Pallavicini coltivata ad orti ed aranceti;
  • dal cinquecentesco palazzo Grimaldi, poi Pallavicini, interamente ristrutturato ed ampliato negli anni 1840-1846, oggi sede del Museo di Archeologia ligure;
  • dall'Orto Botanico impiantato alla fine del settecento dalla marchesa Clelia Durazzo Gripaldi e poi ristrutturato dal nipote Ignazio Alessandro Pallavicini con l'aggiunta dello scalone monumentale e delle due serre [oggi in sostanziale abbandono];
  • dai giardini attigui al palazzo realizzati negli anni della ristrutturazione;
  • dal parco romantico all'inglese realizzato a partire dal 1846, inaugurato, a lavori ancora in atto, nel 1846 in occasione dell'VIII Congresso degli Scienziati Italiani tenutosi in quell'anno a Genova.

Committente di questi ingenti lavori fu il marchese Ignazio Alessandro Pallavicini che affidò le opere di progettazione e realizzazione all'architetto, scenografo e decoratore Michele Canzio, uno degli artisti più poliedrici ed estroversi dell'ottocento ligure.

Negli anni seguenti all'inaugurazione il parco divenne così famoso da richiamare fruitori da tutta l'Europa e anche dalle Americhe.

Per favorirne il raggiungimento, nel 1853 quando si realizzò la linea ferroviaria tra Genova e Savona, il marchese impegnò il suo potere e le sue possibilità economiche affinché si realizzasse la stazione ferroviaria di Pegli proprio in concomitanza dell'accesso al suo possedimento. Fece costruire inoltre, propri di fronte alla stazione e all'accesso alla villa, l'Hotel Michel per ospitare i numerosi visitatori. Grazie all'impulso dato dalla presenza del parco, Pegli si trasformò in pochi anni da cittadina, di pescatori e contadini a ridente località turistica. Molti dei palazzi nobiliari furono trasformati in hotel di lusso destinati ai villeggianti che trovarono a Pegli, oltre al favoloso parco, anche il comfort di un clima particolarmente mite e la delizia del mare.

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