Tempio di Diana. Sguardo in controluce. |
Villa Negrotto Cambiaso. La Villa Negrotto Cambiaso, parco comunale aperto al pubblico dai primi anni '80, è uno dei migliori esempi di villa suburbana genovese, con un vasto giardino, serre, fontane, palmizi: al pari di analoghe ville a Sestri, Nervi, Pegli, Voltri, costituisce un singolare e prezioso polmome naturale in un contesto urbano particolarmente fitto. A ponente di Savona, con l'eccezione di San Remo, i parchi storici pubblici sono pressoché inesistenti, né si è mai provveduto a creare parchi moderni, con un risultato piuttosto imbarazzante dal punto di vista della vivibilità urbana. |
Villa Negrotto Cambiaso. Sguardo verso il Monte Tardia di Ponente, che chiude il golfo di Arenzano, con la storica struttura della serra. |
Villa Negrotto Cambiaso. Al di là della radura del parco e della cornice di alberi, si intravede la parrocchiale dei Santi Nazario e Celso. |
Villa Negrotto Cambiaso. Dettagli della spettacolare serra, in raffinata struttura metallica. E' opera di Lamberto Cusani, realizzata nel 1931, quindi piuttosto tardi rispetto all'epoca classica dell'architettura del ferro, di cui riprende tuttavia gli stili. |
Villa Negrotto Cambiaso. |
Villa Negrotto Cambiaso. Alla fine dell'800, la villa cinquecentesca venne rimaneggiata nella forma di castello turrito, secondo il gusto dell'epoca, ed è così che si presenta ancora oggi nell'inquadratura classica arrivando dal mare. L'edificio, con l'apertura al pubblico del parco, è diventato sede comunale. |
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