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Ossola d'estate

Villadossola.  L'ultima tappa è per la chiesa romanica di San Bartolomeo, di cui mi attira il classico campanile, per cui è possibile un'insolita inquadratura in filigrana tra gli abeti.
Ossola d'estate - Villadossola.

 

Le centrali idroelettriche

Centrale di Valdo.  Un capitolo specifico della vacanza è rappresentato dalle centrali idroelettriche della valle, realizzate negli anni '10-20 con cura architettonica e unità stilistica, grazie al talento del celebre architetto milanese Piero Portaluppi (1888-1967), qui alle sue prime esperienze. La centrale di Valdo (1922), nell'omonima frazione del Comune di Formazza, anche se inattiva da tempo, si è perfettamente conservata fino a oggi.
Le centrali idroelettriche - Centrale di Valdo.

 

Centrali idroelettriche.  Un pannello esplicativo a Valdo.
Le centrali idroelettriche - Centrali idroelettriche.

 

Cascate del Toce.  Le cascate sono il più celebre spettacolo naturale della valle e si possono ammirare a varie distanze, grazie a un comodo sentiero. Qui scelgo la vista più da lontano, con il Toce in primo piano e l'albergo delle cascate visibile in cima, con la sua caratteristica tinta gialla. In realtà la larga parte della portata idraulica viene di norma sfruttata da tutta la catena di centrali idroelettriche della valle, che intercettano il flusso sin dalla diga di Morasco: salvo che negli specifici orari di apertura, le cascate si riducono a una caduta d'acqua ben più modesta e... silenziosa (il fragore è infatti un elemento distintivo della cascata a portata piena!).
Le centrali idroelettriche - Cascate del Toce.

 

Lago Morasco.  Il bacino artificiale è chiuso da una diga, la cui sommità fa parte del percorso escursionistico intorno al lago. Sulla sponda opposta si vede la Centrale Piero Ferrerio.
Le centrali idroelettriche - Lago Morasco.

 

Centrale di Cadarese.  Si trova nella media valle, tra Premia e Formazza, lungo la statale, ed è anch'essa opera di Portaluppi (1929).
Le centrali idroelettriche - Centrale di Cadarese.

 

Centrale di Verampio.  La centrale idroelettrica "Ettore Conti" fu aperta nel 1914 ed è tra le più antiche in Italia. L'aspetto architettonico fu disegnato da Piero Portaluppi e si caratterizza per l'uso del bugnato in pietra locale e per l'apparato decorativo in stile art deco. La progettazione delle cinque centrali in Val d'Ossola fu uno dei primissimi lavori del giovane architetto, all'epoca appena laureato.
Le centrali idroelettriche - Centrale di Verampio.

 

Centrale di Verampio.  
Le centrali idroelettriche - Centrale di Verampio.

 

Centrale di Crego.  A poca distanza da quella di Verampio (da cui oggi è telecomandata), la centrale di Crego fu anch'essa disegnata da Portaluppi ed inaugurata nel 1919.
Le centrali idroelettriche - Centrale di Crego.

 

Centrale di Crego.  L'architetto curò anche il progetto dell'annessa palazzina liberty per il direttore della centrale, qui visibile in primo piano, abbandonata e degradata. Sulla strada di accesso, due cippi contrapposti indicano le due centrali.
Le centrali idroelettriche - Centrale di Crego.

 

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