![]() Gli ETR.450, i primi Pendolini di serie (dopo il prototipo ETR.401 del 1976), entrati in servizio sulla Milano-Roma nel 1988, nel giro di qualche anno e con l'arrivo della nuova flotta di ETR.500 - gli attuali Frecciarossa - erano stati relegati a ruoli minori, tra cui spiccava il servizio Ancona-Roma. Questa linea transappenninica, per i primi kilometri fino a Falconara, utilizza i binari della litoranea adriatica, permettendo attraenti inquadrature in riva al mare. Un ETR.450 da Roma è ormai giunto in vicinanza della sua meta: il terzo binario lato mare è l'asta di manovra di Ancona. |
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![]() Per la sua particolare collocazione, questa breve linea gestiva in modo non standard i passaggi a livello, così da evitare chiusure troppo prolungate. Con l'evoluzione della normativa ferroviaria, diventata via via (troppo?) severa, piuttosto che studiare un regime specifico per questi passaggi a livello che fosse compatibile con le nuove norme, a dicembre 2015 la stazione è stata chiusa e la linea smantellata. Ora chi deve andare in centro ad Ancona, si cerca un bus dalla stazione principale. |
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S.Vito-Lanciano. Con la chiusura della litoranea di Vasto, la tratta a sud di Pescara - 26 km da Ortona a Casalbordino - nei primi anni 2000 era diventata la più lunga sezione a binario semplice in riva al mare della ferrovia adriatica. Ad agosto 2002 una bella E.656 transita dalla stazione di San Vito, a cui diremo addio tre anni più tardi... |
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![]() Nel tardo pomeriggio ritorno poi a Ortona in bici, dove ho prenotato il mio albergo. Anche se non ne ho tenuta una traccia fotografica, lungo la strada familiarizzo con i segni della linea del fronte, che qui imperversò nel 1943/44: prima di tutto i cimiteri di guerra, ma anche la ricostruzione della ferrovia nell'immediato dopoguerra, riconoscibile per i portali di galleria rifatti in cemento. |
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