Sulla Pavia - Vercelli sono utilizzate anche composizioni di due automotrici ALn 668 serie 1500 del 1965-67, con intercalato un rimorchio Ln 882. Il 17 ottobre 2005, all'avvicinarsi di un temporale, uno di questi treni corre presso Cava Carbonara, tra le stoppie del riso tagliato (foto G. Canevari). |
L'importante raffineria di Sannazzaro de' Burgondi movimenta numerose tradotte di carri cisterna da Alessandria. Un treno di cisterne vuote ritorna ad Alessandria al traino di una D.345, la mattina dell'8 aprile 2000. |
La breve linea secondaria Savigliano - Saluzzo è quasi interamente costituita da un unico rettifilo, orientato proprio in direzione del Monviso. Il 18 aprile 1997, la ALn 663.1168 del Regionale 4388 transita nella solitaria fermata intermedia di Lagnasco, che già allora era servita da un numero ridotto di corse e che sarebbe stata definitivamente soppressa due anni più tardi. |
L'apertura della linea diretta Tortona-Arquata, nel 1916, declassò a linea secondaria il precedente itinerario via Novi, tanto che nel dopoguerra venne ricostruito soltanto a binario unico. Tuttavia, per tutti gli anni Novanta, questo breve tratto è stato assai frequentato dai fotografi ferroviari, dato che vi facevano servizi gli ultimissimi esemplari delle tradizionali elettromotrici FS di prima generazione. Il 5 gennaio 2002, l'elettromotrice ALe 840.046 (OM-CGE, 1950) con il suo rimorchio Le 640.022 (OM, 1953) effettua il regionale 6063 Voghera - Novi, in arrivo a Pozzolo Formigaro. Pochi mesi più tardi, questi stessi mezzi, ultimi in funzione del loro gruppo, sono stati ritirati dal servizio regolare e inseriti nel parco rotabili storici. |
Una E.424 isolata percorre la linea Milano - Torino, presso Ponzana, nel paesaggio brullo delle risaie non ancora allagate, il 21 marzo 1992. |
Il doppio ponte in ferro sul Po in ingresso alla stazione di Piacenza – undici travate per una lunghezza complessiva di oltre 700 m – costituisce il manufatto più importante della Milano - Bologna. Nel 1995, prima dell'introduzione della flotta di Eurostar ETR.500, gli ETR.450 effettuavano i servizi più rapidi tra Roma e Milano, offrendo cinque coppie di collegamenti giornalieri di prima e seconda classe, in 4 ore e 10 minuti, alla velocità media di 137 km/h (Pendolino 504 Tintoretto, 6 febbraio 1995). |
La storica abbazia cistercense S. Maria di Chiaravalle, che sorge nella prima campagna a sud di Milano, tuttora non raggiunta dalla metropoli, costituisce un elemento di spicco nel panorama agricolo circostante. A dicembre 2007 questo tratto di ferrovia è stato soppresso e spostato più a est, lontano dall'abbazia, in concomitanza con la sistemazione del nodo di Milano Rogoredo. Nel 1991, due automotrici ALn 773 hanno effettuato per qualche tempo un treno aggiuntivo Milano Lambrate - Pavia, non indicato in orario (tra Milano Rogoredo e Locate Triulzi, 16 dicembre 1991). |
Uno scenario peculiare ma a suo modo indubbiamente di pianura è quello dei grandi scali ferroviari: uno dei più vasti, quasi lo scalo per antonomasia, è quello che conduce a Milano Centrale, lungo il quale ancora si trovano le storiche Cabine di comando, risalenti alla costruzione della stazione (1931) e ormai in disuso. Il 17 gennaio 1989, è in arrivo un treno di bagagliai trainato dalla E.428.014 (Ansaldo, 1935) ancora in servizio regolare prima di entrare a far parte del parco storico (foto G. Demuru). |
Le moderne e flessibili carrozze per Medie Distanze a Vestiboli Centrali, realizzate in oltre 1200 esemplari a partire dal 1981, sono utilizzate anche su linee non elettrificate, di solito insieme alle locomotive diesel D.445 attrezzate per servizi navetta. Una di queste composizioni è fotografata presso Sillavengo, sulla Novara - Biella, il 13 marzo 1999 (foto G. Demuru). |
Nel paesaggio della pianura ghiacciata, la E.626.410 (Off. Savigliano, 1939) arriva a Novara con un merci da Torino, il 21 dicembre 1990 (foto G. Demuru). |
Foto 118-127/145 << Pag. precedente ^ Indice ^ Pag. successiva >>