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Alfred Noack, "inventore della Riviera"

Balzi Rossi.  A pochi passi dal confine con la Francia, la rupe calcarea dei Balzi Rossi è tagliata dalla breve galleria della linea ferroviaria per Mentone, inaugurata nel 1872. Ancora oggi, ampliata a due binari, la galleria è scavata direttamente nella roccia, senza portale.
Alfred Noack,

 

Ventimiglia.  La città alta, vista da ponente, mostra il nucleo antico, mentre i terrazzamenti coltivati scendono fino al mare. Il muro che li separa dalla spiaggia era tipico di molti tratti di costa. Oggi sopravvive poco più a ovest come recinzione a mare di Villa Hanbury.
Alfred Noack,

 

Ventimiglia.  Dal lato di levante, in sponda sinistra del Roya, sta crescendo la città nuova, intorno ai grandi impianti ferroviari, legati alla stazione internazionale di confine. La bella tettoia metallica che copre quattro binari era un elemento caratteristico, di cui nessun esemplare è sopravvissuto in Italia.
Alfred Noack,

 

Sanremo.  La vista verso ponente mostra già gli elementi distintivi della fortuna turistica della città, con la passeggiata Imperatrice accanto alla ferrovia, e ville e parchi appena a monte dell'Aurelia. La stazione ha ancora il piccolo fabbricato in legno (non visibile), che lascia libero un ampio spazio sterrato tra i binari e la passeggiata.
Alfred Noack,

 

Alassio.  La stazione di Alassio, probabilmente fresca di attivazione (1872) mostra i tre binari e soprattutto il piccolo fabbricato viaggiatori originale in legno, comune a molte stazioni della Riviera di Ponente. Il magazzino merci è invece già in muratura ed esiste ancora oggi.
Alfred Noack,

 

Albenga.  Le torri storiche che svettano tra le case sono un elemento leggibile ancora oggi, anche se i campi in primo piano sono stati ovviamente tutti edificati.
Alfred Noack,

 

Arenzano.  La vista del golfo da levante verrà poi ripresa da innumerevoli cartoline. L'antichità della foto di Noack si evidenzia dall'esiguità della spiaggia, anteriore al suo uso balneare, e dall'assenza del Grand Hotel sullo sfondo. Si intuiscono invece più a destra la villa Durazzo Pallavicini e la parrocchiale dei S.S. Nazaro e Celso. La piccola chiesa in primo piano è quella del vecchio cimitero, ora parco pubblico. Il casello presso il passaggio a livello sull'Aurelia esiste ancora oggi.
Alfred Noack,

 

Pegli.  La vista della celebre villa Durazzo-Pallavicini è al tempo stesso familiare e sorprendente. Familiare perché il complesso si è conservato intatto fino ai giorni nostri, ma sorprendente perché la piana è oggi completamente edificata da grandi volumetrie di condomini.
Alfred Noack,

 

Sampierdarena.  La Lanterna vista da ponente è un altro classico soggetto totalmente perduto: il colle di San Benigno che arrivava fino al mare, prima degli sbancamenti e dell'apertura della Via di Francia, rappresentava la storica cesura che isolava il centro di Genova arrivando da Sampierdarena. Il mare stesso è anch'esso scomparso, con la costruzione dei bacini portuali di Sampierdarena, tanto che oggi la rupe della Lanterna si erge isolata in una distesa di cemento.
Alfred Noack,

 

Genova.  Il porto di Genova appare qui nella sua forma più antica, non solo affollato di innumerevoli piccole imbarcazioni, ma con le banchine costituite da un semplice bordo poligonale che delimita aree sterrate.
Alfred Noack,

 

Genova.  L'edificio della stazione di Piazza Principe è quello che conosciamo ancora oggi, ma alle sue spalle appare la classica tettoia ottocentesca dei binari tronchi della stazione originale: in seguito scomparirà prima le tettoia e poi gli stessi binari, lasciando il posto alla triste distesa asfaltata del XXI secolo. Sullo sfondo, la Lanterna si accompagna al Forte di San Benigno e all'omonimo colle, che pare già in corso di sbancamento (le sue terre verranno utilizzate per realizzare via via i bacini portuali).
Alfred Noack,

 

Genova.  La costruzione del Ponte Monumentale sopra via XX Settembre fa datare la foto poco più tardi del 1890 (il ponte verrà completato nel 1895). Alle spalle del ponte, si vede ancora la vecchia Porta degli Archi (o di S. Stefano) lungo le Mura Nuove, dai fornici molto più piccoli, che verrà poi rimossa e ricomposta in via Banderali, a sud di piazza della Vittoria.
Alfred Noack,

 

Nervi.  Se si esclude la pavimentazione moderna e l'attuale ringhiera, la scena appare identica a quella d'oggi, con la passeggiata pedonale di Nervi, la Torre Gropallo e la forma inequivocabile del Monte di Portofino per sfondo. Il ponticello a sinistra scavalca la linea ferroviaria.
Alfred Noack,

 

Camogli.  Un altro elemento caratteristico dei nuclei ottocenteschi era l'assenza di percorribilità a mare (nemmeno pedonale), ben evidente in questa vista del borgo di Camogli, con la celebre cortina di palazzi che termina direttamente sulla linea di costa, addirittura senza spiaggia. L'approdo portuale si trova alle spalle del promontorio con la chiesa.
Alfred Noack,

 

Levanto.  Il nucleo originale di Levanto, leggermente arretrato rispetto alla linea di costa, comincia ad allungarsi verso la stazione ferroviaria (1874-1970), realizzata al centro dell'ampia insenatura. Sullo sfondo, il binario svolta verso sinistra per affrontare la lunga galleria del Mesco che separa Levanto da Monterosso.
Alfred Noack,

 

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