625. Questa locomotiva, acquisita dal MFP a Bologna nel 2007, introduce a un altro aspetto chiave di questo museo: la presenza di un gran numero di mezzi ancora da restaurare, che paiono abbandonati sul vasto piazzale, ormai da decenni. Se per alcuni, come questa 625, si possono ricercare ugualmente immagini di suggestione, grazie alla varietà delle tinte di ruggine, molti altri appaiono in condizioni al limite dell'impresentabile. Con la pressoché totale chiusura dei rubinetti del finanziamento regionale (che pure non era mancato negli anni scorsi, ma che era stato in maggioranza assorbito dall'edificazione della sede), il ritmo dei restauri è lasciato a un ristretto gruppo di encomiabili volontari, artefici ad esempio della E.432 che abbiamo appena visto, ma che di sicuro non possono bastare a garantire un vero recupero di tutti questi reperti. |