Piazza Freud. L'anomalo slogan "Il verde cresce in città" continua a contrastare aspramente con l'incombente sagoma di vetro e cemento ormai completata. |
Via Restelli. Il Palazzo Lombardia come lo si vede dai giardinetti di via Restelli. Solo in questo caso l'effetto complessivo è positivo, e il grattacielo - peraltro il meno pesante tra tutte le nuove realizzazioni - appare inserito nel contesto urbano in modo ragionevole e non incombente. Ma si tratta di un'assoluta eccezione: da tutti gli altri lati le sensazioni sono quelle delle immagini precedenti. |
Porta Nuova. Un tema di cui ci si è accorti a opere concluse è come queste abbiano radicalmente e irreversibilmente mutato lo scenario urbano. Sono innumerevoli i punti della città, anche molto lontani, in cui ci si ritrova inaspettatamente per sfondo la mole pesante dei nuovi grattacieli. Nei quartieri adiacenti ai grattacieli l'effetto è massimo: ad esempio, con non gradevole sorpresa, mi sono accorto che, per quanto ci si muova lungo la piazza XXV Aprile, la neoclassica Porta Nuova non riesce a non avere per involontario sfondo uno dei nuovi edifici. Si può solo scegliere quale... |
Porta Nuova. |
Porta Nuova. |
Via Castelfidardo. Se poi si arriva dal centro storico, la Porta Nuova quasi scompare di fronte alla mole del più incombente tra i nuovi grattacieli. |
Piazza Castello. E l'Expo 2015 poteva mancare nell'infliggere un ulteriore colpo agli spazi urbani? "Non è nemmeno la prima volta che si fa un'Expo universale a Milano: quella del 1906 era venuta benissimo, guarda che belle cose costruivano nel centro di Milano [mappa]; questo c'è ancora adesso: è il padiglione dell'Acquario, è uno degli edifici liberty più belli d'Italia. |
Foto 9-15/15 ^ Indice ^
Il racconto prosegue con immagini tranviarie più amene: Diversità di sfondi per le Carrelli.