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La campagna lodigiana

Canale Muzza.  A partire da aprile 2018, mi dedico in particolare alla campagna lodigiana, cominciando in un lucentissimo giorno di Pasqua, lungo il canale Muzza, nei pressi della Cascina Villambrera (Wikipedia)
La campagna lodigiana - Canale Muzza.

 

Canale Muzza.  La Cascina Villambrera vista dall'altro lato. Il ponte che si intravede in fondo a sinistra è quello della Tangenziale Est Esterna, di cui probabilmente molti avrebbero anche fatto a meno (specie osservando il modesto traffico che la percorre).
La campagna lodigiana - Canale Muzza.

 

Canale Muzza.  Il canale nei momenti in cui inizia la primavera.

Il Canale Muzza rappresentava in origine una derivazione destra dell'Adda, con origine a Cassano, che tendeva poi a interrarsi nel corso della pianura. Prende il nome da Tito Mutio, che ne regolamentò per primo le acque a scopo irriguo intorno al I sec. a.C., mentre il tracciato tortuoso del ramo settentrionale ne testimonia l'origine naturale. Fu tuttavia nel 1220-30 che il canale venne completato nel ramo meridionale, assumendo la conformazione attuale. Proprio alla chiusa di Paullo si ha la separazione tra il ramo minore, l'Addetta, che confluisce nel Lambro presso Melegnano, e il ramo maggiore, qui illustrato, che ritorna invece nell'Adda a Castiglione d'Adda, poco a nord di Codogno (più dettagli su vivicassano.it).

La campagna lodigiana - Canale Muzza.

 

Lodi.  I due leoni stilofori sul protiro (1284) del duomo di Lodi, dedicato a S. Maria Assunta.
La campagna lodigiana - Lodi.

 

Lodi.  L'interno della chiesa di San Francesco, con le colonne ornate di affreschi del '300 e '400.
La campagna lodigiana - Lodi.

 

Corneliano Bertario.  La minuscola frazione di Truccazzano, collocata su un poggio in sponda destra dell'Adda, ospita un castello originario del XII sec. Il muro mostra un'interessante struttura, in parte a mattoni orizzontali e in parte a sassi tondi, di chiara origine fluviale.
La campagna lodigiana - Corneliano Bertario.

 

Comazzo.  La Villa Pertusati-Durazzo, ora sede municipale, è un bel palazzo neoclassico, opera di Francesco Croce (metà del '700), che poteva contare anche su uno scenografico giardino, affacciato su una conca naturale e oggi ridotto a semplice prato (dalla parte opposta rispetto all'immagine).
La campagna lodigiana - Comazzo.

 

Canale Muzza.  Il canale presso il Ponte di Lavagna, con vista delle Grigne.
La campagna lodigiana - Canale Muzza.

 

S.Biagio di Rossate.  In comune di Comazzo, nella minuscola frazione di Rossate, si trova l'oratorio cinquecentesco di S.Biagio, a pianta quadrata, che si rifà ai modi bramanteschi.
La campagna lodigiana - S.Biagio di Rossate.

A causa dell'impossibilità di retrocedere per inquadrare tutto l'edificio, la foto è ottenuta dalla giunzione, fatta con il software Hugin, di tre singoli scatti verticali grandangolari. Queste le immagini originali:

 


 

S.Biagio di Rossate.  L'interno, decorato a grottesche.
La campagna lodigiana - S.Biagio di Rossate.

 

 Villa Pompeiana.  Primavera lungo la strada che conduce da Zelo a Lodi.
La campagna lodigiana - Villa Pompeiana.

 

 Villa Pompeiana.  Case coloniche in disuso al margine dei terrazzamenti dell'Adda.
La campagna lodigiana - Villa Pompeiana.

 

 Corneliano Bertario.  Bici rosse in posa nella piazza del minuscolo borgo.
La campagna lodigiana - Corneliano Bertario.

 

Lodi.  Geometria di due cerchi: il rosone del duomo e l'orologio del campanile.
La campagna lodigiana - Lodi.

 

Lodi.  La statua di San Bassiano, in cima alla facciata del duomo (e un test sulla portata dello zoom della Canon Sx710!).
La campagna lodigiana - Lodi.

 

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