Lima Renaissance 1985
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Lima ALn 663. Altre due importanti innovazioni: il portaganci ha l'innesto unificato NEM 360 (e vi ho potuto quindi montare i ganci corti Roco) e sulle testate si può montare la riproduzione del soffietto intercomunicante aperto. La riproduzione del sottocassa in metallo fa da zavorra, mentre tutto il resto è di plastica. Due modifiche mie: come di consueto, ho installato il pattino per il sistema a tre rotaie, e ho realizzato le porte intercomunicanti in posizione aperta (come farà nel 1987 la stessa Lima per le ALe 601). |
| Lima ALn 663. Il carrello smontato mostra la vite senza fine e il giunto cardanico di trasmissione. Tutti gli ingranaggi sono in plastica. Il funzionamento è buono, ma i lettori probabilmente ricorderanno l'elevata probabilità di rottura delle ruote dentate finali, calettate troppo strette sugli assi: a guardar bene, la "renaissance" Lima aveva qualche ombra, soprattutto sulle parti meccaniche... |
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Lima E.632. La Tigre E.633 e le carrozze MDVE si collocano giusto appena prima e appena dopo l'ALn 663 e contribuirono al radicale rinnovo della produzione Lima. La E.633 uscì nel 1983, mentre l'analogo modello Rivarossi, annunciato l'anno prima, si era perso nei meandri di una crisi aziendale. Lime scelse il rispetto rigoroso della scala 1:87, unito a una qualità di stampo molto buona, che superava decisamente quella delle ormai vecchie E.646. Per la meccanica, optò invece per una soluzione del tutto tradizionale, con l'indistruttibile motore G su un carrello d'estremità e il carrello centrale dotato di semplice traslazione trasversale. Comprai la mia Tigre (e le carrozze MDVC) a marzo 1985, quando era da poco uscita la versione E.632. Nella foto si vedono i miglioramenti che vi avevo apportato, con un vomere più realistico, gli accoppiatori frontali e la tipica struttura reticolare dei pantografi Faiveley, semplicemente trapiantata dagli analoghi Roco. |
| Lima MDVE. Nel luglio 1986, quindi pochi mesi dopo le prime Tipo 1921 di Roco, arrivarono le MDVE. Le carrozze reali si erano diffuse due anni prima e avevano portato un miglioramento radicale ai treni diretti di tutt'Italia. Io le avevo incontrate per la prima volta sui Firenze-Pisa ad agosto 1984, e poi sui Genova-Ventimiglia dall'orario cadenzato 1985, e mi aveva affascinato l'idea di poterle far viaggiare anche in H0, tanto che un giorno di fine luglio ero tornato appositamente a Milano dal mare per acquistarle! |
| Lima MDVE. Rispetto alle MDVE di poco anteriori, la novità maggiore erano i portaganci a norma NEM, che permettevano di montare il gancio corto Roco (e comunque abbandonavano finalmente l'enorme e ormai anacronistico gancio Lima). La complessa ed elegante livrea era ben eseguita e solo i finestrini erano inspiegabilmente opacizzati, limitando la vista degli interni. Ma soprattutto le carrozze non davano alcun problema in viaggio, grazie alla semplicità della struttura, e anche all'assenza di timoni di allontanamento (ancora troppo delicati per la tecnologia Lima di quegli anni). |
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