1981, Genova-Ventimiglia. La mattinata mostra il TEE Ligure nella sua ultima estate (verrà trasformato in Intercity di 1a e 2a classe a maggio 1982). L'orario è stato anticipato ma, nonostante l'apertura del raddoppio Varazze-Finale, il treno impiega 18 minuti in più rispetto al 1974: siamo negli anni in cui si cercò di ridurre i ritardi semplicemente dilatando i tempi di viaggio. Per la Riviera e le altre principali linee del Nord, la soluzione razionale arrivò di lì a poco, come vedremo, con l'adozione di un nuovo orario cadenzato, tra il 1985 e il 1987, ma il tentativo di simulare la puntualità allungando i tempi è ahimè tutt'altro che scomparso anche oggi. Abbiamo poi il consueto Rapido da Torino, e un Diretto che lo precede di circa un'ora, quest'ultimo ancor oggi esistente. Anche il 2730 La Spezia-Ventimiglia avrà una lunga vita. Con la riapertura della linea del colle di Tenda (ottobre 1979) sono comparsi i servizi da San Remo e Oneglia per Cuneo, svolti con automotrici ALn 668, e anche un singolare espresso internazionale, il 1850, che da Albenga raggiunge la Svizzera via Tenda-Torino-Domodossola. Il Locale di vecchio tipo 9718 Albenga-Ventimiglia del primo pomeriggio diventerà per vari anni un classico soggetto fotografico, visto che viaggia in favore di luce. Nell'immagine è rimasta inquadrata anche l'ultima fascia serale del quadro Genova-Milano: l'ho lasciata qui perché include vari treni interessanti: oltre al TEE Ligure (senza fermate intermedie) e all'Espresso 636 La Spezia-Milano (sopravvissuto addirittura fino al nuovo orario ligure del 2016), vediamo i tre treni da Ventimiglia/Bordighera che risparmiavano tempo non passando da Genova Principe, e infine l'ancor più singolare Rapido festivo Freccia del Tigullio da La Spezia, l'unico a non fermare né a Brignole né a Principe, pur ovviamente transitandovi. |