Milano Centrale. Il treno postale da Bari entra in stazione in una grigia giornata di dicembre, al traino di una delle ultimissime E.428 ancora in servizio. |
Milano Greco. Una E.656 in manovra tra il deposito e la stazione Centrale. |
Monza. La stretta curva della linea proveniente da Chiasso è un'eredità della ferrovia ottocentesca, che nel 1840 aveva tracciato un semplice rettifilo tra Milano e Monza, rendendo necessario appena 9 anni più tardi un tracciato che piegasse subito verso ovest per puntare su Como. Uno dei numerosi servizi internazionali degli anni '90 è trainato dalla E.656.044 e composto da carrozze unificate svizzere. |
Milano Centrale. Il treno locale serale per Lecco delle 23.15 è effettuato dall'elettromotrice ALe 883.013 degli anni '40 e dal suo rimorchio. Sul tabellone in fondo, a piena risoluzione, si legge anche l'indicazione del diretto per Ventimiglia delle 0.05, con cuccette Venezia-Nizza, che da Genova a Ventimiglia fermava quasi dappertutto, nel cuore della notte (partiva alle 2.37 e arrivava a Ventimiglia alle 7.10). |
Milano Rogoredo. Accanto a un edificio d'epoca ormai prossimo alla demolizione, transita un treno composto di soli bagagliai, sperimentato per breve periodo a fine anni '90 per il trasporto espresso delle merci. |
Monza. Sullo sfondo del campanile del Duomo, transita la E.626.366 con il suo merci. |
Milano Certosa. L'allora nuovo ponte strallato dell'Autostrada dei Laghi, visibile sullo sfondo, è l'unico elemento di novità in una stazione ancora tutta tradizionale, oggi sostituita dal ben più ingombrante impianto del Passante Ferroviario. La E.424.006 traina un regionale da Novara, composto da carrozze degli anni '50. |
Milano Smistam. Parata di locomotive sui binari affacciati alla rotonda: E.428.144 (Breda, 1939), E.428.023 (Breda, 1936), E.636.342 (OM-CGE, 1960). |
Milano Rogoredo. Un Pendolino ETR.450 del nuovo servizio rapido da Roma transita accanto al fabbricato originale di Rogoredo, che sarà demolito di lì a poco per far posto al nuovo impianto a 8 binari (anche se ci vorranno ben più di 15 anni, fino al 2008, per poterli utilizzare realmente tutti e 8). |
Monza. Un segno eloquente della ferrovia tradizionale: la locomotiva manovra singoli gruppi di carri del suo treno merci nelle varie stazioni del percorso. Oggi, per economia gestionale, praticamente tutti i treni merci si effettuano "a treno completo", cioè non mutano la composizione da capolinea a capolinea; in questo modo, tuttavia, la ferrovia è in grado di soddisfare solo una minor quota di traffici, cioè quelli tanto rilevanti da riempire un intero treno. |
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