Meda. Ho già raccontato il viaggio ad Asso della "Strenna" 2022, ma lo ricordo anche qui con alcuni scatti. Il transito da Meda mi permette di comporre questo collage, con la locomotiva E.600-3 in testa, ferma in stazione, la E.610-04 in coda in arrivo, e la vista laterale della carrozza Az 137. |
Asso. Al capolinea di Asso il treno sosta sul primo binario, nella luce viva del mezzogiorno invernale, davanti al bel fabbricato viaggiatori. La linea da Erba ad Asso è stata aperta il 16 giugno 1922 ed è pertanto solo di poco anteriore alle carrozze Az, che risalgono al 1924-25. |
Pontelambro-Castelmarte. Nel viaggio di ritorno, una schiera di fotografi attende il treno nella piacevole stazioncina di Pontelambro. Nel 2022 il fabbricato viaggiatori è stato ridipinto in una inspiegabile tinta bianca; per non ripercorrere la scena finale dei Carosello di Calimero, preferisco ricordarlo nella precedente colorazione tradizionale, ripresa digitalmente da una foto del 2012. |
Carrozza Az. Le tre carrozze (più una quarta identica ancora da restaurare) sono tutte di prima classe. Gli interni sono pertanto caratterizzati dai divani in velluto rosso, che generano sensazioni da belle époque, in grado di catturare anche il più distratto degli osservatori. |
Carrozza Az. Il fanalino di coda di una carrozza si staglia sullo sfondo degli alberi estivi. |
Carrozza Az. In un collage, riunisco i dettagli delle maniglie di una porta esterna e di una interna e la scritta "Ferrovie Nord Milano" in rilievo, che orna l'ultimo scalino di accesso, come era consuetudine all'epoca. |
Carrozza Az. L'intercomunicazione tra le carrozze è assicurata dai tradizionali "cancelletti" aperti: una soluzione che oggi ci appare anomala, ma che era tipica di molte ferrovie concesse, e che sulle Nord è stata in uso fino al 2012 (cioè finché hanno circolato le composizioni di EB.740). |
Saronno. In preparazione della gita a Laveno, il 3 maggio si effettua una corsa prova dal deposito di Novate a Saronno. In attesa del viaggio di ritorno, la E.610 è in bella posa sul primo binario tronco di Saronno, mentre gli addetti controllano la temperatura delle boccole. |
Novate. Terminata con successo la corsa prova, il treno ritorna in deposito. La linea aerea finisce a metà binario ma non c'è problema: la E.610 all'altra estremità spinge il treno per gli ultimi metri. |
Novate. Un primo piano di due carrozze mostra il caratteristico profilo delle testate, con il tetto rastremato, i tre ampi finestrini e i cancelletti: tutti elementi tipici delle carrozze FNM degli anni '20. |
Cislago. Domenica 11 giugno 2023 è il "gran giorno" del primo treno storico FNM Milano-Laveno aperto al pubblico. Anche quest'oggi, come da un mese a questa parte, le previsioni meteo sono ballerine, ma tutti i gitanti (e i fotografi) confidano nella buona sorte. Tralasciando il tratto più suburbano a 4 binari largamente cementificati, arrivo direttamente in stazione a Cislago, poco oltre Saronno, dove una torre dell'acqua in laterizio connota lo sfondo. Anche se il cielo non è del tutto limpido, il primo transito è comunque una bella emozione. |
Cocquio. Il treno è limitato a 50 all'ora, ma il traffico sulla Varesina non dà molti margini all'inseguimento. Così punto direttamente a Cocquio. Per una linea tutta orientata verso nord-ovest, la doppia simmetrica aiuta il fotografo, dato che almeno la locomotiva posteriore è in luce perfetta. |
Laveno Lago. A Laveno il treno, scaricati i viaggiatori, sosta sul secondo binario. Il marciapiede è inevitabilmente moderno, ma il bel fabbricato viaggiatori, con pensilina vintage, connota bene l'inquadratura. Il vivace colore rosso mattone è sempre stato tipico dei fabbricati delle Ferrovie Nord. |
Laveno Lago. Le targhe della E.600-3. |
Laveno Lago. Nell'inquadratura frontale, in trasparenza dietro la pensilina, già si vede l'azzurro del lago. |
Foto 1-15/59 ^ Indice ^ Pag. successiva >>