Castellamare. Dopo i primi esperimenti a Milano e Torino, la prima vera filovia italiana venne aperta nel 1903 per collegare Castellamare Adriatico con Pescara, distante poco più di 1 km. L'impianto, che durò solo due anni, venne costruito dall'ing. Frigerio di Milano e le spartane vetture, come quella ripresa in questa cartolina, per prendere la corrente utilizzavano un opportuno carrello che, sostenuto da una singola asta (anziché due come poi nelle filovie classiche), scorreva lungo la coppia di conduttori. |
L'Aquila. Aperta nel 1909, la linea filoviaria dell'Aquila restò in esercizio fino al 1924. |
Bergamo. La storia della rete filoviaria "moderna" di Bergamo inizia nel 1950, ma tra il 1921 ed il 1922, in occasione di lavori di manutenzione della funicolare per Bergamo Alta, venne realizzata una linea di tipo primordiale che restò in esercizio solo per la durata della sospensione. Nella cartolina, uno di questi primitivi mezzi sta salendo verso la città alta. |
Siena. La vettura n. 3 della filovia di Siena ha appena attraversato Porta Romana nel suo tragitto verso Valli, come si evince dalla veletta. La prima linea senese venne aperta nel 1907; la rete raggiunse un'estensione di tre linee per chiudere definitivamente nel 1920. La rete era tutta a bifilare unico (per i due sensi di marcia) con alcuni raddoppi, mentre il parco constava di 5 vetture fornite dalla STE di Milano. |
Ivrea. Non sono molte le cartoline fotografiche che riprendono la linea filoviaria Ivrea - Cuorgnè, aperta nel 1908 e chiusa nel 1935. In quest'immagine, databile agli ultimi anni di esercizio, una vettura Turrinelli è ripresa di fronte alla stazione ferroviaria eporediese. |
Chatillon. Immagine di vita quotidiana negli anni '20 del Novecento nella cittadina valdostana di Chatillon, con i bambini che inseguono e si aggrappano all'esterno di una vettura filoviaria in servizio sulla linea per Saint Vincent. Questa filovia primordiale, aperta nel 1920, resterà in esercizio solo 5 anni, utilizzando mezzi provenienti dalla filovia Ivrea - Cuorgnè e dalla linea di Desenzano. |
Cuneo. La piccola vettura della filovia di Cuneo, aperta nel 1908, quasi si perde nella vastità di Piazza Vittorio Emanuele, oggi Piazza Galimberti. La rete filoviaria cuneese, nata primordiale e successivamente modernizzata, sarà una di quelle con la più lunga durata d'esercizio in Italia, venendo chiusa solo nel 1968. |
Nuovo! Barolo. |
Torino 1902. Tra maggio e novembre del 1902 si svolse a Torino la prima Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna. Inaugurata nel Parco del Valentino, che con i suoi 421.000 mq è stato la sede di quasi tutti gli eventi maggiori tenutosi nel capoluogo piemontese, nacque con l'intento di presentare al pubblico il meglio della produzione internazionale dell'epoca nell'ambito dell'architettura, dell'arredamento e delle arti applicate. Al suo interno la Società Anonima Elettricità Alta Italia (SAEAI), che all'epoca gestiva una parte della rete tranviaria torinese, installò una linea filoviaria sperimentale con l'obiettivo di presentare questa innovazione tecnologica in concomitanza del grande evento fieristico. Con l'occasione venne anche pubblicata una serie di cartoline che riprendono la filovia lungo tutto il percorso all'interno del parco. |
Torino 1902. La vettura fu costruita dalla ditta tedesca Schiemann, fondata l'anno precedente in Sassonia da Max Schiemann e a cui si deve lo sviluppo del moderno sistema di presa corrente filoviario con aste indipendenti. Dopo le prime prove in Germania a Lichterfelde, all'interno dello stabilimento Siemens, il filobus fu trasferito a Torino per l'apertura dell'Esposizione. |
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