Genova. Tutte le gite per Casella cominciano... in piazza Manin! Io vi arrivo da via Galata, passando sopra il portale della galleria Traversata, e poi per strade semideserte della domenica mattina, tra palazzi nobiliari che iniziano a prendere il sole e scalinate immerse nello scuro del bosco. I binari di stazione sono affollati di rotabili e arriva una Firema bianca, che, vista la festeggiata di oggi, si può anche ignorare; appena partita la corsa delle 9, finalmente la A2 può uscire dalla rimessa e dirigersi al binario 2. La foto sotto il Castello Mackenzie (Wikipedia) è quasi un must! |
Cappuccio. Si parte! Lato valle scorrono palazzi arrampicati sul versante, lato monte già si sente l'odore del bosco. Il binario trova la sua strada nel mezzo, da subito più tortuosa che mai, e inizia la salita. Sul versante marittimo, a giugno, l'elemento chiave è naturalmente la fioritura delle ginestre. Così, alla prima sosta, le metto sia in primo piano, sia di sfondo. |
Cappuccio. I pali inevitabilmente ravvicinati sconsigliano l'uso del teleobiettivo, che li enfatizza: faccio un'eccezione là dove si coglie bene l'andamento tutto a curve del binario. |
Cappuccio. La vista ampia mostra bene il tipico paesaggio del versante marittimo, in cui la piccola elettromotrice quasi sparisce. |
Cappuccio. Anche giocare con lo sfocato è un classico delle gite fiorite: una ginestra in primo piano si disegna sulla sagoma azzurra dell'elettromotrice. |
Cappuccio. Primo piano sul frontale, sempre con la fioritura di sfondo. |
Cappuccio. La breve galleria Cicala fa vedere il treno e anche l'uscita dall'altra parte. Questo è anche uno dei rarissimi punti in cui la foto non include nemmeno un palo! |
Torrazza. Tra Campi e Torrazza sole si vela un po'. Per fortuna ci dimenticheremo presto del cielo bianco-latte, ma proprio a Torrazza la velatura è utile per smorzare il contrasto in un'inquadratura estiva ma fresca, in cui pare ancora di sentire la brezza all'ombra degli alberi. |
Sardorella. Con la fotocamera appoggiata al binario, inquadro la A2 allineata al cuore dello scambio. |
Vicomorasso. Una vista finora inedita è nel tratto a mezza costa poco dopo Vicomorasso. La Madonna della Guardia è solo un minuscolo punto bianco sulla vetta del monte Figogna, ma lo sguardo a ponente rende bene la successione di crinali che si fanno via via sempre più alpini. |
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