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Locomotive a vapore con tender separato - Gr. 688
Gr. 688 (1909-16, 28 unità ex kkStB 429). Un mondo a parte è quello delle locomotive a vapore arrivate in Italia come risarcimento bellico negli anni seguenti la Grande Guerra, sia dalla Germania sia dall'ormai dissolto impero austriaco. Si trattava di un gran numero di gruppi, spesso di rilevante qualità, anche se il ridotto numero di esemplari per gruppo e la differente scuola costruttiva resero relativamente breve la carriera italiana di molte di queste macchine. Il gruppo 688 andò a comprendere 28 unità provenienti dalle Ferrovie imperial-regie dello Stato austriaco (kkStB) dove erano classificate come 429. Erano locomotive a doppia espansione, secondo la tecnica di fine ottocento, ma già con l'innovazione novecentesca del vapore surriscaldato; avevano due cilindri, salvo due unità di una differente serie costruttiva, a quattro cilindri.

Negli anni '30 erano ripartite tra Venezia e Trieste. Un totale di 7 o 9 unità (secondo le fonti) finirono in Jugoslavia dopo la seconda guerra mondiale, costituendo il gruppo JZ 106, mentre alcune altre tornarono in Austria nel 1950-51 (probabilmente senza essere rimesse in esercizio). Le unità italiane vennero radiate entro il 1952. Tra i vari dettagli, la forma della cabina è quella che rivela in modo più marcato la scuola austriaca.


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