Gr. 671 (1900, trasformazione 1921-37, 29 unità). Nel 1900 il celebre progettista Giuseppe Zara realizzò la prima locomotiva a doppia espansione della Rete Adriatica, utilizzando il motore di tipo Plancher (cilindro ad alta pressione da un lato e a bassa pressione dall'altro). La struttura era anticonvenzionale e non passava inosservata: la macchina era infatti disegnata "al contrario", con la cabina, di tipo chiuso, in posizione anteriore, poggiata insieme al forno su un carrello portante a due assi, mentre la caldaia, alle sue spalle, poggiava sui tre assi accoppiati. Il carbone era stivato a fianco del forno, come sulle locotender; per le scorte d'acqua si utilizzava invece un vero e proprio carro serbatoio, con cisterna cilindrica. La cabina frontale avrebbe dovuto proteggere il personale dal fumo e dare migliore visibilità sulla linea, ma in realtà all'atto pratico si preferì tornare alla soluzione tradizionale per tutte le realizzazioni successive. Negli anni '20 oltre metà del Gruppo fu trasformato a vapore surriscaldato, seguendo l'evoluzione tecnologica di quegli anni e creando il nuovo Gruppo 671, ma sia le 670, sia le 671 uscirono di scena entro il 1940, e nessuna è oggi sopravvissuta. |