E.321 (3a rotaia) (1923, 17 unità). Insieme alla corrente trifase con fili aerei e alle elettromotrici ad accumulatori, il sistema a terza rotaia costituiva il terzo esperimento con cui lo Stato italiano decise nel 1899 di testare l'elettricità per la trazione ferroviaria (Wikipedia). Le linee "varesine", cioè la Milano-Varese-Porto Ceresio, furono dunque elettrificate nel 1901 a corrente continua 650 V con alimentazione a terza rotaia, ancora sotto la gestione della Rete Mediterranea. Il servizio era svolto in larga parte con elettromotrici, cosa peraltro comune agli altri due esperimenti, tuttavia nel 1915 vennero realizzate anche cinque locomotive E.320. Le E.321 qui rappresentate ne costituiscono la naturale evoluzione, alcuni anni più tardi. Le E.321 avevano un'impostazione meccanica abbastanza simile alle E.330 trifasi: rodiggio 1'C1', due motori di trazione, trasmissione del moto con biella triangolare e biella di accoppiamento; la biella triangolare, in particolare, costituiva un passo in avanti rispetto alle più grezze e più fragili bielle oblique delle E.320. Ovviamente, rispetto alle macchine trifasi, mancavano i trolley, mentre erano presenti ai quattro vertici le coppie di pattini per la terza rotaia: nel disegno, per chiarezza grafica, la rotaia è mostrata solo in corrispondenza dei pattini di sinistra. Sulle Varesine, la terza rotaia restò in uso fino al 1951, mentre nell'unica altra applicazione delle FS, la metropolitana di Napoli, l'esercizio a terza rotaia durò soltanto dall'apertura della linea nel 1927, fino al 1935. |