ABL 4640 (1952). E' un automotore costruito nel 1952 dalla Antonio Badoni di Lecco (da cui la sigla ABL), secondo il Tipo IV NLR. In forza all'Areonautica Militare fino ai primi anni '90, è stato poi restaurato dal Museo Nazionale dei Trasporti di La Spezia. Un esemplare simile, classificato 209.002, in origine appartenente alle OM di Brescia, era stato restaurato dalla Ferrovia del Basso Sebino (foto nel 2015) ed è stato successivamente ceduto alla Società Veneta Ferrovie di Primolano (VI). |
Nuovo! 150 (poi 215) (15 unità, 1954-1956). I due automotori Badoni 150.001 e 002 vennero realizzati nel 1954 secondo il Tipo VII BXD. Ad essi fecero seguito altre 13 unità, alla cui realizzazione si accompagnò il cambio di classificazione del gruppo da 150 a 215. Lo 006 è conservato a Pietrarsa. |
Nuovo! FP Ln.372 "Tobruk" (1942, 3 unità). Uno dei mezzi diesel più singolari, anche esteticamente, che abbiano mai circolato in Italia è senza dubbio rappresentato dal gruppo Ln.372 delle Ferrovie Padane. L'origine di queste locomotive è da ricercare nell'ordine effettuato dalle FS alle OM di Milano, durante la seconda guerra mondiale, per 4 unità diesel corazzate da destinare alla Cirenaica: nel luglio 1942, a seguito della conquista della città di Tobruk da parte dell'esercito italiano, si era infatti ultimata la costruzione della ferrovia da Alessandria d'Egitto, lunga 482 km, per la quale era indispensabile reperire materiale rotabile più prestante rispetto agli automotori Badoni Tipo IV già disponibili. Purtroppo la vittoria italiana fu di durata molto breve e, già a novembre 1942, lo sfondamento di El Alamein da parte delle forze britanniche portò alla perdita di Tobruk e quindi all'inutilità delle locomotive. Nel frattempo la OM aveva già realizzato tre dei quattro esemplari ordinati, che rimasero pertanto inutilizzati in Italia. Soltanto nel dopoguerra, rimossa la blindatura ormai inutile, le tre Ln 372, intorno al 1950, vennero date in prova a due ferrovie in concessione: un esemplare alla SNFT (linea Brescia-Edolo) e gli altri due alle Ferrovie Padane (linea Ferrara-Codigoro). Le macchine erano decisamente più adatte a una linea di pianura che non a una con pendenze abbastanza pronunciate, così nel giro di poco tempo anche l'esemplare SNFT finì alle FP, dove le Ln 372 iniziarono una carriera che sarà più che trentennale. E dall'origine del gruppo è ora chiaro come mai a Ferrara vennero sempre identificate con il soprannome di Tobruk (articolo completo di Guerino Russo, dal numero 3/1985 della rivista Strade Ferrate). |
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