Roma Centocelle. Quando nemmeno l'azienda esercente crede nella ferrovia che gestisce, non può che andare di male in peggio. La linea urbana Roma-Pantano è stata progressivamente ridotta, arretrando il capolinea periferico. Da Giardinetti a Pantano è stata integralmente ricostruita come Metro C, con un lavoro di "fare e disfare" su cui ci sarebbe parecchio da dire. Ma qui ci interessa un problema più piccolo, e che dunque sarebbe stato molto più facilmente risolvibile. Nel 2015 la linea è stata ulteriormente arretrata da Giardinetti a Centocelle, dato che in quella tratta si sarebbe sovrapposta al prolungamento della Metro C. Ma c'è Centocelle e Centocelle! La nostra linea termina alla stazione presso il deposito, la fermata della Metro C si chiama con lo stesso nome ma si trova circa 400 m più in là (i 300 indicati dal cartello sono molto ottimisti): dunque 400 m che chiunque voglia proseguire dal "trenino" alla Metro deve farsi a piedi lungo la Casilina... sai che piacere! Per fare le cose fatte bene, sarebbe bastato conservare la tratta fino alla ex fermata Togliatti, in pratica il rettilineo visibile nell'immagine: sarebbe stato necessario impiantare una comunicazione tra i binari e un semplice sistema di segnalamento, ma l'interscambio sarebbe avvenuto comodamente attraversando la strada. |
TPL Como. Quest'ultima immagine riguarda un argomento non del tutto omogeneo al resto, ma quando si parla di efficacia, e dunque di sostenibilità economica del trasporto pubblico, questo aspetto è fondamentale. La larghissima maggioranza del trasporto pubblico su gomma - se si eccettuano poche fortunate situazioni nelle città pianificate come Milano - si svolge esattamente sulla stessa strada utilizzata dal traffico privato. Quindi ne subisce l'identica congestione, senza potersi avvantaggiare dell'indubbia praticità dell'auto. In questa situazione, come è possibile essere competitivi? Il caso specifico è quello della strada costiera del lago di Como, sulla sponda occidentale, da Como verso Argegno. Le auto sono tutte bloccate in coda. E' domenica pomeriggio, ed è quindi plausibile immaginare che si tratti di traffico turistico. Un turista "ecologico" vorrebbe scegliere il bus. Che cosa trova? Una corsa ogni due ore, spesso così piena da non riuscire a salire (i turisti ecologici non sono poi così pochi!), che ovviamente subisce l'identico ritardo delle auto. Che cosa potrà mai uscire di buono da una situazione in cui perdono tutti? |
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