Sassi. L'ultima lama di luce illumina la partenza festiva delle 16 per Superga. La motrice D.2 sta spingendo in salita la vettura rimorchiata, come sempre avviene nei sistemi a dentiera, mentre la vettura D.1 in primo piano è in sosta in deposito. |
1a Galleria Un sabato di giugno 2015, guardando verso ovest mi sembra di vedere il cielo sereno e decido di puntare su Superga, di cui avevo poche foto e praticamente nessuna estiva. Il caldo è notevole, specie tenendo presente che sono salito a piedi fino alla terza fermata!! Ma era l'unico modo per controllare se e dove ci fossero inquadrature interessanti. La linea è infatti tutta nel bosco più fitto, salvo che nelle fermate intermedie. Se si aggiunge che è pure recintata per la presenza della terza rotaia, si capisce come sia sfidante cavarci qualcosa. Inutile dire invece che i mezzi sono splendidi e che ovviamente c'erano un sacco di viaggiatori! Meno male che l'orario estivo prevede (finalmente) un servizio decente, che non termina più alle 15(!) come d'inverno. Questo è uno dei pochissimi punti - forse l'unico d'estate - in cui si riesce a inserire nell'inquadratura anche la Basilica. Qui in versione orizzontale, con il casello - oggi abbandonato - corrispondente alla fermata "1a Galleria" (la galleria sta alle mie spalle). |
1a Galleria La versione verticale del medesimo punto. |
Raddoppio Alla fermata del raddoppio la luce arriva al tardo pomeriggio. Con l'orario estivo 2015 il raddoppio è effettivamente utilizzato la domenica, quando c'è la frequenza di 30 minuti anziché 60. |
1a Galleria Dal basso, ancora nella zona di 1a Galleria. |
1a Galleria E un esperimento di colore e bianco e nero, per enfatizzare la motrice e il cielo rispetto al fogliame! |
Superga. Il primo giorno di ottobre ho l'occasione di tornare a Torino e risalgo a Superga con la prima corsa del mattino, in compagnia di turisti svizzeri e olandesi. Ecco la partenza della corrispondente corsa discendente, dalla stazione superiore. La tettoia metallica è una ragionevole aggiunta dei restauri degli anni '90. |
Pian Gambino. La giornata nuvolosa e l'inizio dell'autunno suggeriscono di sperimentare un'inquadratura in mezzo al bosco, che avvolge buona parte del percorso della dentiera. |
Nuovo! S.Maria Maggiore. La ferrovia Domodossola-Locarno, lunga 52 km (32 in Italia e 20 in Svizzera) è stata inaugurata nel 1923, a scartamento metrico e trazione elettrica a 1400 V in corrente continua. Sopravvissuta persino alla drammatica alluvione del 1978, è giunta fino a noi, esercitata sul lato italiano dalla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie (SSIF) e sul lato svizzero dalla Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART). I rotabili, pur circolando in modo promiscuo in entrambi gli Stati, appartengono all'una o all'altra impresa, come è immediatamente riconoscibile dall'emblema svizzero o italiano sul frontale. Nel 2014, l'elettrotreno svizzero ABDe 6/6 31 del 1963 entra in stazione a S.Maria Maggiore, centro principale della val Vigezzo, passando accanto all'elettromotrice ABDe 4/4 18, della dotazione originale della linea (oggi nessuna unità di questo gruppo è più in servizio, nemmeno come mezzo storico). |
Nuovo! Verdasio. In una lucente giornata dell'autunno 2020, lo stesso elettrotreno 31 effettua alcune corse turistiche sulla tratta svizzera, tra Locarno e Camedo. |
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